Le indicazioni arrivate da Pitti Filati hanno trovato conferma anche dai numeri finali della fiera fiorentina, che ha chiuso i battenti portando a casa un segno positivo alla voce visitatori: circa +2,5 per cento alla fine dei tre giorni, che hanno visto arrivare alla Fortezza da Basso 4.800 compratori contro i 4.600 buyer di un anno fa, con i numeri dall’estero in crescita del 6%, e un totale di 2.500 buyer; le presenze italiane confermano in termini numerici gli stessi livelli raggiunti nella precedente edizione estiva, con un piccolo incremento in quanto a numero di ditte intervenute.
Tra i mercati esteri che hanno registrato le performance migliori ci sono Gran Bretagna (+7%, in testa alla classifica dei mercati internazionali), Giappone (+3%), Spagna (+32%), Cina e Turchia (entrambe oltre a superare il +50%); molto bene anche Belgio, Portogallo, Polonia e tutti i paesi del nord Europa (Danimarca, Svezia, Norvegia, Finlandia); confermano i loro numeri Germania e Stati Uniti, in leggera flessione Francia e Olanda. In totale sono oltre 50 i paesi esteri rappresentati al salone.
“Un’edizione di Pitti Filati ben al di sopra delle aspettative”, dice Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine. “Tra gli stand c’è una generale soddisfazione: le aziende hanno presentato delle collezioni bellissime, si è vista tanta creatività, ricerca e contenuti moda molto innovativi. L’estero si conferma il volano dei nostri saloni, con presenze che crescono non solo nei numeri ma anche nella qualità, e a Pitti Filati i buyer internazionali hanno ormai superato da due edizioni quelli italiani. KnitClub, la novità di questa edizione, l’area dedicata a una speciale selezione di maglifici italiani di qualità, ha raccolto consensi e feedback molto positivi, così come è stato per Love, il tema del nuovo Spazio Ricerca, e per la quarta edizione di Feel The Yarn, il concorso dedicato agli aspiranti stilisti provenienti da alcune delle migliori scuole di moda internazionali. Pitti Filati è nel suo insieme un vero laboratorio di creatività, ricerca, qualità e innovazione di prodotto, insomma una metafora dell’unicità del sistema moda del nostro paese. E considerando che le collezioni presentate a questa edizione saranno nei negozi nell’autunno-inverno 2014, siamo fiduciosi in un recupero concreto del mercato e dei consumi”.
Nella classifica dei primi 20 paesi esteri si conferma in testa la Germania (365 buyer), seguita da Gran Bretagna (327), Stati Uniti (221), Francia (216), Giappone (185), Spagna (163), Turchia (105), Svizzera (87), Cina (85), Olanda (83), Hong Kong (82), Russia (66), Svezia (54), Belgio (42), Austria (39), Portogallo (35), Danimarca (29), Norvegia (24), Corea del Sud (20) e Polonia (18).
8-7-2013