Pitti Uomo, il miglior viatico per la moda

Arrivano i dati di chiusura di Pitti Uomo 93 ed i numeri sono tutti positivi: quasi 25.000 i buyer alla Fortezza e oltre 36.000 le presenze complessive. Rispetto ad un anno fa l’aumento è stato del 2.5% (oltre 600buyer in più): “E’ un bilancio molto positivo, nei numeri e nell’atmosfera di grande vivacità che abbiamo vissuto in queste giornate”, dice Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine. “Ancora una volta ci tengo a sottolineare il grande lavoro fatto dalle aziende espositrici, la ricerca, l’innovazione, l’eccellenza manifatturiera e la qualità stilistica che hanno saputo esprimere nelle loro collezioni. I feedback raccolti a caldo raccontano di una grande dinamicità in Fortezza – al centro di un complesso (ma promettente) sistema di cantieri che cambieranno la rete viaria dell’intera area – e in città. Insieme a tutto ciò, ovviamente, c’è anche una forte soddisfazione per il numero e l’importanza dei compratori presenti: tutti i migliori negozi e department store internazionali e i più importanti shop online. A rafforzare la soddisfazione e i toni positivi della manifestazione un ricco e multiforme calendario di eventi e progetti speciali, anniversari e première internazionali, così come tante le iniziative mirate a promuovere i brand emergenti e i giovani designers. Una nuova stagione della moda internazionale è partita da Firenze, e lo ha fatto nel migliore dei modi”.

I compratori esteri hanno registrato una crescita del +4% (oltre 9.200 in totale i buyer internazionali), con ottime performance da Corea (+14%), Russia (+31%), Francia (+3,5%), Olanda (+15%), Giappone (+3%), Stati Uniti (+20% nel numero dei negozi), Turchia (+23%), Austria (+8%) e Portogallo; molto bene mercati relativamente nuovi come Messico, Australia, Brasile e India; tra i paesi nord europei spiccano i risultati di Norvegia e Finlandia (Guest Nation di questa edizione), ma forse a sorprendere maggiormente è l’exploit di tutta l’area dell’Europa dell’Est (Polonia al raddoppio dei suoi compratori, Repubblica Ceca, Ungheria, Romania, Bulgaria, Slovacchia), seguita dai Balcani (Serbia, Slovenia e Croazia), per finire all’Estonia nell’area baltica. In crescita confortante anche i numeri del mercato italiano (+1,5%), che si è attestato intorno ai 15.750 compratori registrati.

La classifica dei 15 mercati più importanti di Pitti Uomo vede il ritorno al primo posto del Giappone (823 buyer), seguito da Germania (816), Regno Unito (604), Olanda (575), Spagna (565), Turchia (472), Francia (429), Cina (320), Svizzera (307), Corea (302), Stati Uniti (301), Russia (273), Belgio (255), Austria (176) e Svezia (171).

 

Condividi articolo