Cematex, il Comitato europeo dei costruttori di macchine tessili, ha aperto a Bruxelles un ufficio dedicato alle relazioni con l’UE, rafforzando il proprio ruolo di portavoce dell’industria tessile.
Secondo il presidente Alex Zucchi (nella foto) l’organizzazione è ora ufficialmente iscritta nel Registro per la trasparenza dell’UE: “Con questa registrazione – spiega – siamo in una posizione di primo piano per rappresentare l’industria europea delle macchine tessili nel dialogo con i legislatori dell’UE e per contribuire attivamente alle consultazioni sulle prossime iniziative legislative”.
Cematex ha anche aderito alla piattaforma EU Textiles Ecosystem, garantendo collegamenti più forti e maggiore visibilità all’interno della più ampia comunità tessile dell’UE. Tra le iniziative legislative dell’UE più monitorate ci sono il regolamento sulla progettazione ecocompatibile, l’attuazione della direttiva quadro sui rifiuti, le norme relative all’impronta ambientale dei prodotti per l’abbigliamento e la riforma della sorveglianza del mercato e delle dogane, compresa la proposta di istituire un’agenzia centrale di sorveglianza del mercato.
Per le questioni commerciali Cematex si concentra adesso su due aree chiave: il regolamento tecnico omnibus indiano e la sorveglianza del mercato dell’UE. Il primo prevede la certificazione obbligatoria da parte del Bureau of Indian Standards per le macchine per tessere e ricamare e i loro componenti e Cematex ha presentato un documento di posizione al Ministero indiano delle Industrie Pesanti e sta esercitando pressioni per ottenere il rinvio del regolamento.
Sul fronte europeo sta esercitando pressioni sulla Commissione europea affinché si opponga alla certificazione obbligatoria per i macchinari con marchio CE e ha invitato la Commissione a classificare questa misura come barriera tecnica al commercio, chiedendone l’abolizione. Allo stesso tempo Cematex sta facendo pressioni sulla Commissione per garantire l’accesso in esenzione doganale alle esportazioni di macchinari tessili dell’UE verso il mercato indiano.
Per quanto riguarda la sorveglianza del mercato l’associazione ha sostenuto un rafforzamento dei controlli sulle importazioni non conformi elaborando e diffondendo un documento di posizione a tutte le 27 autorità di sorveglianza del mercato degli Stati membri dell’UE e ha avviato un piano per sostenere le MSA e le autorità doganali con documentazione che identifica le probabili fonti di non conformità nei macchinari tessili importati.
È infine in fase di costituzione un comitato per la sicurezza delle macchine composto da esperti delle aziende associate: il comitato raccoglierà prove di non conformità ricorrenti e sta sviluppando opuscoli per le MSA e i funzionari doganali a supporto delle loro ispezioni.