Polimoda: un ecosistema creativo

Un avvio di anno accademico importante per Polimoda che ha inaugurato il nuovo Manifattura Campus presso la Manifattura Tabacchi di Firenze. Un importante traguardo nello sviluppo del progetto educativo per la moda di cui l’istituto fiorentino si fa portavoce dal 1986. Nasce così un vero e proprio ecosistema creativo pensato per mettere la moda al centro di un dialogo sincrono con altre discipline.
“Con oltre 15.000 metri quadrati, di cui più di 10.000 dedicati ai laboratori – ha commentato all’inaugurazione il presidente Ferruccio Ferragamo – Polimoda è l’unica scuola di moda in Italia e tra le prime in Europa a disporre di una struttura di questo livello”.

Spazi moderni e multifunzionali ospitano aule e laboratori tecnologicamente avanzati, progettati per rispecchiare fedelmente l’ambiente e le attrezzature dell’industria: laboratori per il design e la confezione abbigliamento, una nuova ala dedicata alla produzione di calzature e accessori e alla lavorazione della pelle, un intero piano dedicato alla maglieria e alla ricerca tessile, oltre a sei studi fotografici. Spazi per il disegno, aule teoriche e laboratori informatici con software e tecnologie per il design e l’editoria completano la struttura. Due shop di forniture sartoriali e per la pelletteria e un archivio di tessuti e pellami completano la dotazione della sede e garantiscono risorse costantemente aggiornate. Infine, nel cuore del campus, un’aula magna polifunzionale, progettata per ospitare non solo lezioni tradizionali, ma anche eventi come conferenze, talk e incontri culturali aperti alla città. Con la nuova apertura, Polimoda diventa capace di accogliere oltre 2000 studenti nei due campus a Manifattura Tabacchi e Villa Favard, a poca distanza l’uno dall’altro.

Un pilastro del nuovo campus è AN/ARCHIVE, in via di sviluppo, hub creativo per la ricerca sulla moda, non un museo, ma un fashion archive di nuova concezione: in occasione dell’apertura del nuovo campus, il direttore di Polimoda Massimiliano Giornetti annuncia l’acquisto dei primi pezzi dell’archivio AN/ARCHIVE: due opere di Rick Owens.

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