Nove relatori italiani e stranieri e centinaia di partecipanti collegati in streaming: questi i numeri di Reset Fashion. A New Era, l’evento annuale 4sustainability, che ha puntato sul tema della sostenibilità nel settore della moda.
L’incontro è stata l’occasione per presentare in anteprima mondiale i risultati di una ricerca realizzata da University College Dublin in collaborazione con Process Factory per misurare gli impatti del Covid-19 sul mercato della moda e del lusso.
L’autore, Hakan Karaosman, ha messo in luce una diffusa attitudine all’individualismo, ovvero una tendenza a riversare sull’anello sottostante i timori legati alla pandemia, facendosi guidare dalle sole logiche del profitto. A sopravvivere e prosperare saranno coloro che scelgono un approccio opposto: i fornitori orientati a creatività e innovazione e i brand collaborativi e propositivi nei confronti della propria filiera.
Tra i relatori Francesco Botto Poala di Succesori Reda, Anna Bassoni di Dainese e Federico Gualtieri del Consorzio Promozione Filati, che ha parlato di chiusure ed egoismi dando valore alle logiche di aggregazione. Giorgio Ravasio, country manager Italia di Vivenne Westwood, ha sottolineato la necessità di radicare la sostenibilità nella cultura e nell’organizzazione aziendale prima ancora di farne una strategia operativa.