La scomparsa di Antonio Lucchesi, morto nel fine settimana a 97 anni, priva Prato di una delle figure storiche del distretto tessile.
Imprenditore, amministratore e anima dell’Unione Industriale, Lucchesi è stato una delle figure di riferimento per più di una generazione di industriali pratesi e non solo.
Nato in una famiglia impegnata nel tessile con l’attività iniziata dal nonno Guido ha preso le redini dell’azienda già nel 1949: fondò il Lanificio Figli di Ettore Lucchesi, di cui fu presidente fino al 1963, quando l’attività si spostò dal comparto dei tessuti a quello dei filati per maglieria. Nacque infatti Industria Italiana Filati, ma aprì anche la Filatura a Pettine di Vaiano.

Il nonno Guido Lucchesi era stato fra i 109 imprenditori fondatori dell’Unione fra gli Industriali Pratesi, poi Unione Industriale Pratese, oggi confluita in Confindustria Toscana Nord. Antonio entrò nel 1954 nel Consiglio direttivo, nel 1966 fece parte del Comitato di reggenza che condusse alla presidenza di Enrico Pecci. Fu vicepresidente dal 1968 al 1973 per i tre bienni della presidenza di Carlo Cangioli e presidente per tre mandati dal 1980 al 1986.
Durante la sua presidenza realizzò fra l’altro l’acquisto del Palazzo dell’industria, attuale sede pratese di CTN e da presidente accolse papa Giovanni Paolo II nella sua visita a Prato del 19 marzo 1986. Numerosi e importanti anche i suoi incarichi nelle altre componenti del sistema Confindustria, da Confindustria Toscana all’Associazione Laniera fino alla stessa giunta di Confindustria nazionale (1982-1988).
Ha fatto parte anche del Centro di Firenze per la Moda Italiana e di Pitti Filati, fu socio fondatore della Cassa di Risparmio di Prato e vicepresidente di GEAS-Gruppo Fondiaria fino al 1988.
Come amministratore è stato consigliere comunale dal 1960 al 1965, vicesindaco e assessore dal 1995 al 2000 e, in rappresentanza del Comune di Prato, consigliere dell’Interporto della città. In altri campi è stato vicepresidente del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, ha partecipato alla vita del Rotary, di associazioni sportive e del volontariato. E’ stato uno dei testimoni del libro “Flanelle & velour”, edito dall’Unione Industriale Pratese nel 2002, e di “100 anni di Unione”, il volume edito nel 2012. Il Comitato per le celebrazioni del centenario ebbe in Antonio Lucchesi il suo presidente.
“Con Antonio Lucchesi – dichiara la presidente di Confindustria Toscana Nord Fabia Romagnoli – scompare una personalità che non può non essere definita d’eccezione. Per carisma, visione, capacità progettuale e di attuazione è stato un gigante che ha dato moltissimo al mondo imprenditoriale e a Prato. Ne ricorderemo sempre la grande umanità e umiltà che ne hanno fatto un punto di riferimento e un esempio luminoso per tutti noi”.