Prato è ancora la provincia con la percentuale più alta di aziende a conduzione straniera extra UE. Le imprese individuali, secondo l’indagine elaborata da Unioncamere sono il 40,9% del totale; nessuno in Italia ne ha di più. Si tratta di 6.944 imprese straniere su un totale di imprese individuali di 16.976 imprese.
Al secondo posto Milano, con 30.375 imprese pari al 23,8% del totale; al terzo posto Firenze con 10.777 imprese (20,2%): “Il fenomeno dell’imprenditoria straniera in Italia – commenta Luca Giusti, presidente della Camera di Commercio di Prato –è in pieno sviluppo: il dato nazionale ci dice che sono cresciute di 100 mila unità in 5 anni Sicuramente noi abbiamo una lunga storia di questo fenomeno, che in altre zone d’Italia si è manifestato solo recentemente. Il dato sull’imprenditoria individuale ci fornisce solo una facciata della situazione: oggi sul nostro territorio gli stranieri non scelgono solo la formula più semplice dell’imprenditoria individuale, ma stanno anche impegnandosi in società, segnalandoci anche una evoluzione economica di questo fenomeno, che tende a mettere radici. Che, ci tengo a sottolineare, sta interessando ampia parte della Toscana”.
Infatti nei primi dieci posti della classifica nazionale troviamo ben quattro province toscane: Firenze (2′), Pisa (8′) e Massa Carrara (10′). I dati pratesi dicono che delle imprese individuali extra UE le cinesi sono 4.975, poi albanesi (552) e nigeriane (426). “Come ho sottolineato più volte anche in sede di Unioncamere, l’esperienza pratese di gestione del fenomeno in Italia non ha confronti e siamo a disposizione del sistema camerale per poter condividere le nostre buone pratiche”, conclude Giusti.