Ci sarà addirittura bisogno di una task force di Comune e Asm per mettere un freno alla crescente e indegna abitudine di abbandonare gli scarti tessili in parchi, giardini e strade di tutto il territorio pratese.
Il pugno duro contro l’abbandono di scarti tessili scatterà attraverso controlli, sanzioni, ma anche informazione (la foto scattata in centro che non riguarda scarti tessili dimostra che c’è anche chi si fa beffe dei cartelli…) e recupero dell’evasione. Il problema dell’abbandono dei rifiuti tessili (circa15-20mila tonnellate l’anno che Asm raccoglie e smaltisce) riguarda una minoranza (difficile non ipotizzare che possa trattarsi in larga parte di cinesi) che lascia i sacchi in mezzo alla strada creando vere e proprie discariche evadendo anche il pagamento della Tari.
Il sindaco Matteo Biffoni e l’assessore all’Ambiente Filippo Alessi, il comandante della Polizia municipale Andrea Pasquinelli, il comandante della Polizia Provinciale Michele Pellegrini e i tecnici di Asm con il presidente Sandro Gensini hanno focalizzato le possibili forme di intervento per pianificare la lotta all’abbandono di rifiuti.
“Immagini come quelle dei sacchi abbandonati alle Cascine di Tavola – ha sottolineato il sindaco Matteo Biffoni – non sono tollerabili, non solo perché si danneggia il patrimonio della città e il decoro urbano, per il quale il Comune spende ogni anno cifre considerevoli, ma anche perché il costo di smaltimento dei rifiuti è totalmente coperto dalla Tari e non accettiamo che alcuni cittadini, quelli onesti, paghino anche per i furbetti. I controlli sono già attivi, maabbiamo deciso di creare una task force dedicata vista la dimensione del fenomeno. Sappiamo bene che molte aziende non smaltiscono correttamente gli scarti di lavorazione e che evadono la Tari: agiremo sul fronte dell’informazione per non lasciare alibi, ma soprattutto sui controlli e le sanzioni. Gli uffici hanno avuto mandato di verificare tutte le modalità di intervento consentite dalla legge e con Asm stiamo verificando ogni possibile soluzione. Non vogliamo limitarci a cercare le “discariche”, perché questo lascia impuniti coloro che abbandonano i sacchi magari durante la notte. Puntiamo a trovare chi produce e abbandona i rifiuti per contestargli sul fatto il reato“.
Tra gli interventi allo studio anche l’attivazione del progetto di recupero dell’evasione. “Sicuramente la legge 68/2015 sui reati ambientali – ha sottolineato il sindaco – può essere un aiuto dal punto di vista legislativo per punire i colpevoli, ma il sistema dei controlli è complesso perché richiede una presenza costante . Per questo chiediamo aiuto alla Regione, che conosce bene la realtà produttiva cinese a Prato e che con i controlli degli ispettori sta lavorando per il rispetto delle regole: è fondamentale un supporto regionale anche sul fronte dei reati ambientali”.