Dovevano essere elezioni dall'esito scontato, trattandosi in entrambi i casi di presidenti al primo mandato e quindi confermabili, ed invece le urne aperte giovedì e venerdì per il rinnovo degli organi collegiali dell’Unione Industriale Pratese e di Pratotrade porteranno un nome nuovo. Sandro Ciardi (nella foto), presidente di Pratotrade, ha infatti annunciato la rinuncia alla candidatura e quindi alla presidenza, aprendo scenari inattesi. Alla base della decisione di Ciardi ci sono aspetti che esulano dal contesto economico del distretto o dello stesso consorzio: l'imprenditore è infatti alla guida anche di una lista civica che si è già apertamente schierata a favore del sindaco uscente Roberto Cenni alle prossime amministrative di maggio. “Avendo deciso più di un mese fa di appoggiare Cenni – spiega Ciardi – non mi è sembrato giusto mantenere una carica che dà comunque visibilità e che in qualche modo poteva essere strumentalizzata. Mi è sembrato implicito rinunciare e scindere i ruoli. Ho dovuto vincere anche le insistenze di chi mi chiedeva di restare e capisco di aver creato un certo scompiglio”.
A questo punto diventa un rebus trovare il successore: “Intanto venerdì sera avremo i nomi dei nuovi consiglieri – continua Ciardi – e all'interno del Consiglio inizieranno i colloqui per trovare il nuovo presidente. Se c'è un percorso facile potremo avere il nome del mio successore entro la prima settimana di aprile, altrimenti potremmo andare a ridosso di Pasqua”.
Le elezioni al Palazzo dell’industria porteranno al rinnovo del Consiglio direttivo, dei Consigli di sezione e dei Probiviri dell’Unione, oltre al rinnovo del Consiglio direttivo di Pratotrade. La rielezione degli organi dell'Unione avviene, analogamente a strutture simili del sistema Confindustria e in generale delle associazioni di categoria, in più stadi. Il primo passaggio è costituito appunto dalla formazione del nuovo Consiglio direttivo, che avviene automaticamente sulla base dei primi eletti di ciascuna sezione. Questi infatti confluiscono, in numero proporzionale al peso associativo della sezione di appartenenza, nella compagine dei 50 membri del Consiglio. La novità del 2014 è che le sezioni dell’Unione si riducono da 13 ad 11 in conseguenza dell’accorpamento delle sezioni Materie tessili di base e lavorazioni, Filature/tessiture e Nobilitazione. La nuova sezione, coincidente in sostanza con le lavorazioni tessili conto terzi, ha preso il nome di Nobilitazione e lavorazioni tessili.
Sarà il Consiglio direttivo nella sua seduta di insediamento a ricevere dalla Commissione di designazione (alias saggi, in questo mandato Franco Ciampolini, Riccardo Marini e Franco Tempestini) la relazione sul candidato o sui candidati emersi dalle consultazioni dei soci, assieme agli orientamenti generali per le strategie da adottare per l’attività dell’associazione.
Dal Consiglio direttivo uscirà un nominativo, sul quale i soci dell’Unione si esprimeranno in occasione dell’Assemblea, prevista per la fine di maggio. L’attuale presidente Andrea Cavicchi è rieleggibile ed al momento appare quasi scontata la conferma.
25-3-2014





