Da una parte il difficile contesto economico, dall’altra il consolidamento di numeri e collezioni: Première Vision Paris si prepara ad aprire i battenti domani in un clima di incertezza probabilmente inatteso dai più meno di un anno fa, quando gli indicatori economici e le prospettive erano più rosee di adesso.
1.678 espositori previsti al Parc des Exposition, un numero in linea con le recenti edizioni e quindi già per questo confortante: per analizzarli sarà usato anche il Barometro Première Vision per il primo semestre del 2016. Nonostante le incertezze però è prevista una crescita globale del 3,4% nel 2017 con fiducia al mercato americano, Trump permettendo.
Meno positivo il quadro ipotizzato per l’Europa, con la crescita in regresso dal +1,7% al +1,6%: tra le cause anche i rallentamenti della Germania, del Regno Unito, dell‘Italia (+ 0,7% nel 2017 rispetto al + 0,9% nel 2016), e della Spagna (+ 2,3% nel 2017, rispetto al + 3,2% nel 2016). Stabile la Francia.
Fuori Unione Europea anche la crescita della Cina rallenterà (+ 6,5% contro 6,7%).
Attesi come sempre almeno 55 mila visitatori, in gran parte provenienti da fuori Francia ed anche in questo caso i recenti fatti di cronaca aprono qualche dubbio sul raggiungimento dell’obiettivo, con i giapponesi particolarmente restii a muoversi verso zone colpite o minacciate dal terrorismo. Con 625 aziende sarà l’Italia a guidare la classifica dei paesi presenti, seguita a distanza siderale (226) dalla Francia.






