Première Vision, la famiglia si allarga

Primo giorno dai numeri vertiginosi, secondo non alla stessa altezza ma ugualmente positivo e terzo che si presenta con buoni auspici. Première Vision è ancora una fiera con molto appeal e, come in tutte le passioni che si rispettano, c'è chi fa di tutto per mantenere ardente il fuoco: stavolta il salone si è presentato con un look leggermente ritoccato, più funzionale ed accogliente, ad iniziare dalla nuova sala di accoglienza dei visitatori della Hall 6, più vicina alla stazione della RER e ottima per il prefiltraggio che in passato creava una certa congestione nelle ore di punta già dentro il padiglione.
Anche la disposizione degli stand, portata leggermente più a ridosso dei varchi d'accesso, e il passaggio lineare da un salone all'altro rende la fiera sempre più simile ad un grande città in espansione. A tutto questo si aggiunge l'acquisizione di Cuir a Paris, della quale trattiamo a parte, e la grande presenza di visitatori veramente interessati alle collezioni estive in mostra.
Nel complesso questi ingredienti hanno portato ad una edizione che si preannuncia positiva nei numeri e nei contenuti, così come appare positivo l'inizio del 2014 per il tessile-abbigliamento italiano: a fare da contraltare a queste sensazioni c'è la cautela rimasta come testimonianza di un 2013 che sembrava proseguire nella scia di un positivo 2012 e che invece si è sgonfiato di ordini e lavoro strada facendo.
Quindi la parola d'ordine è ancora “attenzione”, ma i sorrisi tra i corridoi e tra negli stand autorizzano a qualche accenno di ottimismo.

19-2-2014

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