Previsioni occupazionali a Prato: puntiamo sui servizi

Sono 2.910 i lavoratori in ingresso previsti all’interno della provincia di Prato nel primo trimestre 2017: questa è la previsione fatta da Excelsior, l’indagine che rileva i programmi occupazionali delle imprese curata dal sistema camerale sulla base di interviste fatte alle imprese del territorio.

Il 36% delle opportunità di lavoro previste sul territorio (1040 unità) sarà rivolta a lavoratori dipendenti, mentre 560 sono lavoratori interinali e 1310 sono Co.Co.Pro. o soggetti con altre forme di lavoro indipendente. Delle assunzioni previste, il 47% sarà a tempo indeterminato o di apprendistato e il 53% a tempo determinato.

E’ il settore dei servizi a fare da traino: il 61% delle assunzioni si concentrerà tra servizi alle imprese e servizi alla persona. Previste anche 260 assunzioni nel tessile.
“Ci sono dei settori che stanno crescendo – commenta Luca Giusti, presidente della Camera di Commercio di Prato – e che hanno quindi necessità di figure professionali da inserire e far crescere. La varietà dei profili richiesti sono la conferma della realtà di un territorio che si sta diversificando. Anche se il tessile gioca sempre un ruolo importante e le aziende hanno bisogno di personale preparato per crescere”.

Sulla tipologia di figure ricercate, si tratta di diversi profili, in alcuni casi con una specializzazione difficile da trovare: il 23% delle imprese prevede infatti che avrà difficoltà a reperire il personale richiesto. Il 47% delle richieste riguarda operai specializzati. L’11% sono impiegati, il 15% dirigenti, specialisti e tecnici, mentre il 18% sono professionisti commerciali e dei servizi. La figura più richiesta è l’operaio specializzato e conduttore di impianti per il tessile-abbigliamento (220 addetti).

Solo una quota del 30% interesserà giovani con meno di 30 anni, a fronte di una media nazionale del 34%. Più bassa della media nazionale anche la percentuale di assunzioni di personale dipendente sul totale di inserimenti nel mondo del lavoro: a Prato è del 36% contro una media del 44%.

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