Produzione, all'orizzonte c'è un forte rimbalzo

Più produzione, fornitori a km 0, qualità, ricerca e sostenibilità: sono questi gli ingredienti per un 2021 di ripresa secondo il tredicesimo rapporto annuale sull’economia e finanza dei distretti industriali presentato oggi da Banca Intesa.

Secondo la ricerca nel 2021, dopo un calo di fatturato del 12,2% nel 2020, è atteso un rimbalzo dei livelli produttivi, con un incremento dell’11,8%. Il recupero sarà parziale e lascerà il fatturato del 3% circa inferiore al 2019. A pesare sono le difficoltà del Sistema moda.

L’ottimismo arriva dal ruolo ancora imprescindibile delle filiere distrettuali, con quelle del Sistema moda ben inserite in quelle del lusso: rappresentano il 65% di addetti e fatturato. La filiera del lusso ha un peso rilevante per i distretti: coinvolge il 42% dei loro addetti e attiva il 51% del loro fatturato.

Il 47% dei nuovi fornitori attivati durante la pandemia sono locali (entro i 50 Km) e hanno spesso sostituito forniture strategiche di prossimità, con un leggero allungamento delle filiere distrettuali (+3,1 Km).

Le priorità per il futuro sono il digitale e il green e secondo Banca Intesa sarà fondamentale impiegare bene le risorse provenienti da Next Generation EU e far ripartire gli investimenti in macchinari 4.0 e capitale umano.

Infine la formazione degli ITS: dal 2010 al 2020 sono stati attivati in Italia 1.631 percorsi ITS che hanno coinvolto complessivamente 41.086 studenti. I risultati finora conseguiti sono brillanti: nelle aree ad alta intensità distrettuale l’84,1% dei diplomati è occupato a 12 mesi dal diploma e il 94,4% di questi utilizzano in azienda le competenze acquisite.

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