Proteste sui dazi, atto secondo

“Scellerato”. Questo è l'aggettivo più ricorrente nel mondo tessile italiano il prolungamento fino a tutto il 2017 del regime daziario agevolato per il Pakistan. E le proteste piovono da molti ambienti di questo mondo. Ufficiale la presa di posizione dell'Unione Industriale Pratese con il presidente Andrea Cavicchi.
“Come rappresentanti di Prato Vincenzo Cangioli ed io ci siamo associati alle dure prese di posizione di Sistema Moda Italia, i cui organi hanno ribadito la massima contrarietà nei confronti di questo provvedimento – spiega Cavicchi – Condividiamo le stime di 40.000 posti di lavoro a rischio in Italia, in conseguenza del forte impatto che avranno le perduranti elevate importazioni dal Pakistan e dell’incidenza del 30% dell’Italia sul totale del tessile europeo. Fra le 75 tipologie produttive interessate dal provvedimento ve ne sono di rilevanti per Prato, ad esempio capi finiti e tessuti di cotone, maglie di lana e tessuti misti cotone/sintetico e lana/sintetico. L’Unione Europea non cessa di sorprendere: concede aperture sul ‘made in’ ma assume anche posizioni rovinose come questa, con il nostro paese che non sa, non può o non vuole opporsi. Il tessile europeo viene chiaramente ancora una volta sacrificato sull’altare di interessi geopolitici e commerciali che passano sopra la testa di noi produttori, che già dobbiamo subire dai paesi terzi le asimmetrie di costi e di possibilità di accesso ai mercati”.

18-12-2013

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