PV, l'avvio e' smart

Meno di sette mesi per cambiare ancora aspetto e avere ancora di piu’ l’immagine da salone unico. Dal febbraio scorso Premiere Vision ha aumentato le novita’ dentro e fuori dai padiglioni che ospitano la fiera ed ha ulteriormente modificato l’assetto del salone: press room allargata e in grado di ospitare riunioni e incontri piu’ numerosi, distribuzione dei vari saloni in modo ancora piu’ omogeneo, accessi semplificati e rinnovati (come la nuova passerella in legno dalla stazione ferroviaria alle hall utile in un settembre piovoso come questo) e un percorso unico e coperto da padiglione a padiglione.

In tutto questo moltiplicarsi di novita’ e’ un po’ meno facile capire se il salone, dal punto di vista numerico, e’ partito col piede giusto o col freno a mano tirato: i voli in arrivo dall’Italia hanno portato a Orly, Charles de Gaulle e Beauvais migliaia di addetti ai lavori fin dal mattino e con una punta nel pomeriggio, quindi sara’ probabilmente quello di domani il giorno piu’ adatto per fare le prime valutazioni.

Intanto PV ha messo in campo subito i pezzi da 90: in mattinata la conferenza stampa di apertura del direttore del salone Gilles Lasbordes, nel primo pomeriggio la conferenza sulle pratiche smart per un tesile sostenibile e a fine giornata (piu’ tardi tutte le notizie in merito) l’assegnazione dei PV Awards.

Bettoni300Molto partecipato il dibattito “Smart Creation” introdotto dal CEO di PV Philippe Pasquet e moderato da Giusy Bettoni di Class: a parlare di pratiche di sostenibilita’, misure necessarie o auspicabili, impegno di aziende e fruitori e standard minimi sono stati (come da foto in alto) la stessa Bettoni, il presidente di Camera Nazionale della Moda Italiana Carlo capasa, la CEO del British Fashion Council Caroline Rush (anche nella foto accanto) e Chantal Malingrey, direttrice marketing e sviluppo di PV.

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