Cosa accade se inizia una collaborazione tra un supermercato di prodotti biologici, un brand di moda sostenibile e una filatura leader nella produzione di filati fantasia? Nasce Re-Think your jeans, un progetto di economia circolare collaborativa che coinvolge Naturasì, Pinori Filati e Rifò, presentato ieri a Prato alla presenza del sindaco Biffoni e che consiste nel recupero di jeans usati e nella loro trasformazione in shopper.
In pratica ciascuno potrà portare presso i negozi Naturasì i propri jeans usati e ormai inutilizzati, ricevendo in cambio un buono sconto di 10 euro per l’acquisto di un capo Rifò, unica condizione che i jeans siano 100% cotone. La Cooperativa Recooper si occuperà della selezione dei capi in denim e della stracciatura, Pinori Filati invece realizzerà il filato con cui Rifò produrrà nuovi capi sostenibili, come ad esempio la shopper in tessuto denim presentata ieri.
Il progetto parte in cinque negozi Naturasì di Prato, Pistoia, Parma e Lucca, il cui proprietario, Marco Burani, ha oggi presentato il progetto: “Si tratta di un esperimento di economia circolare collaborativa dove 4 realtà diverse si mettono insieme per creare un modello sostenibile di produzione: saremmo ben contenti se questo progetto potesse estendersi in tutta Italia”.
Un progetto che sposa l’esigenza sempre più pressante di evitare gli sprechi e dare una seconda vita alle cose. “Un’esigenza per fortuna avvertita sempre più dalle nuove generazioni – commenta Raffaella Pinori – che porta anche un’interessante contaminazione tra food e tessuti, due settori senza dubbio all’avanguardia in questa sensibilità. Senza dimenticare che questa tendenza al recupero è nel Dna della nostra città”.
Su questo è tornato anche il sindaco Biffoni che ha ricordato che da sempre “a Prato si fa la lana senza le pecore, riciclando la lana già lavorata – afferma – ora ci occupiamo del cotone, del denim, un’occasione per tutti di liberarsi in maniera intelligente dei pantaloni che non usiamo più. Questa città non smette mai di sorprenderci e stavolta è ammirevole la collaborazione tra soggetti diversi, ciascuno dei quali mette in campo le proprie competenze. Un’idea di questi imprenditori che arricchisce tutta la città e ci fa rispondere anche a richieste precise che ci vengono dall’Unione Europea”.
“Speriamo che questo sia solo un altro piccolo passo in questa direzione della moda sostenibile – commenta Niccolò Cipriani di Rifò – lo shopper è un inizio da cui speriamo di partire per ulteriori progetti“.