Durante il webinar “I numeri per le risorse umane: i risultati delle indagini Confindustria sul lavoro come strumento per gli HR manager”, organizzato da Confindustria Lombardia con altre 23 associazioni territoriali è emersa la difficoltà nel trovare figure professionali.
Il monitoraggio ha coinvolto oltre 2 mila aziende del sistema Confindustria, per un totale di quasi 400 mila addetti ed ha analizzato quattro diverse aree del mercato del lavoro: gestione del personale, organizzazione del lavoro, politiche di assunzione, tassi di assenza.
I principali risultati dicono che per far fronte all’aumento dell’inflazione nel 2022 il 57,6% delle imprese (63% in Lombardia) è intervenuta a sostegno del potere d’acquisto delle retribuzioni; lo strumento più utilizzato a supporto dei lavoratori è stato il welfare aziendale (62%), (64% in Lombardia)); il 63% delle aziende ha erogato premi di risultato (65%); il 29% (28%) delle aziende ha affermato di essere alle prese con processi di ricambio generazionale; l’80% delle aziende ha effettuato ricerche di personale e tra queste il 70% ha avuto difficoltà a trovare le figure professionali ricercate: ne consegue che il 56% (47%) delle imprese ha difficoltà a reperire lavoratori; il 51% (48%) delle aziende ha utilizzato lo smart working nel 2022 coinvolgendo il 28% dei lavoratori eligibili. Tra i vantaggi dell’uso dello smart working indicati dalle imprese vi sono l’attrazione e la fidelizzazione delle risorse umane (51,5%) e la riduzione dell’assenteismo (48,8%).
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