Tra le pagine nere del 2015 che si sta chiudendo c’è sicuramente quella che riguarda la Russia e la sua crisi politico-economica legata al conflitto ucraino. Una crisi che nasce sul fronte di guerra ma che per l’economia si è concretizzata con embarghi e dazi che hanno portato ad un calo delle esportazioni di tessile-abbigliamento del 31,8% nei primi otto mesi dell’anno, per una cifra di 590 milioni di euro.
Lo ha comunicato Sistema Moda Italia nella giornata in cui è stato rinnovato il binomio con Ice e il supporto di Società Italia proprio per affrontare al meglio le problematiche di quel mercato, con la moneta svalutata, il petrolio ai minimi storici e una situazione politica instabile, tanto più con le nuove ombre della guerra in Siria.
A parlare di tutto questo, a Milano, sono stati Stefano Festa Marzotto, consigliere dell’area promozione e internazionalizzazione di Sistema Moda Italia e Roberto Luongo, direttore generale di Ice-Agenzia, analizzando il Programma Speciale sulla Federazione Russa realizzato nel corso del 2015 dalle due realtà, con il supporto del Ministero dello Sviluppo Economico. Con loro Roberto Chinello, presidente di Società Italia, che rappresenta e promuove i marchi della moda nell’ex Urss.
Francesco Morace ha invece relazionato su una ricerca su trend d’acquisto e comportamento dei consumatori effettuata a Mosca, San Pietroburgo, Ekaterinburg e Novosibirk sei mesi fa: un’indagine che apre nuovi scenari e possibilità per le aziende italiane che vogliono puntare sulla clientela più giovane.
Piena soddisfazione invece per i risultati del Programma Speciale: “Siamo contenti dei risultati ottenuti – ha detto Stefano Festa Marzotto – e, assieme all’Agenzia Ice vogliamo continuare a lavorare assieme su questa Federazione, che da sempre apprezza l’Italia e il nostro stile di vita”.