Sicurezza, il tessile è ancora rischioso

Il tessile è ancora un settore ad alto rischio di infortuni e per questo è necessario fare di più e meglio di quanto fatto finora per prevenirli. Alla Conferenza provinciale sulla sicurezza 2013 infatti la vice presidente della Provincia Ambra Giorgi ha raccolto l'appello, venuto da tutti gli intervenuti, a proseguire il lavoro che il tavolo sulla sicurezza ha condotto in questi anni.
“Il consenso e l'incoraggiamento fanno piacere, soprattutto in un momento come questo. Di fronte al rogo del Macrolotto tutti ci siamo chiesti come è potuto accadere – ha detto Giorgi – E' necessario intensificare questo lavoro, per affrontare con strumenti efficaci le sacche di illegalità e sfruttamento. Parlare di sicurezza e di infortuni dopo il tragico rogo del Macrolotto non è facile, ma come ho ripetuto in questi giorni sono convinta che accanto ai controlli serve collaborazione con la comunità cinese a tutti i livelli. La rete costruita dal tavolo in questi anni può essere un buon punto di partenza anche per questa sfida”.
Ai lavori di questa mattina, coordinati dal direttore del Centro per l'impiego Michele Del Campo, hanno preso parte Nicolino Lotrecchiano, responsabile dell'agenzia INPS di Prato, Rossana Ruggieri direttore dell'Inail di Prato e Aldo Fedi, direttore del Dipartimento Prevenzione dell'Asl 4. Sono intervenuti Giacomo Brighetti dell'Unione industriale pratese, che ha sollecitato “la continuità dei lavori del tavolo sulla sicurezza dati gli importanti obiettivi raggiunti, uno fra tutti la sensibilizzazione delle scuole sul tema”, Carlo Savelli dell'Ordine degli ingegneri, anche lui convinto dell'utilità della rete per affrontare anche problemi nuovi, come i tanti lavoratori autonomi sui cantieri, e Giovanni Piras dell'OPTA (organismi paritetici dell'artigianato).
I numeri di Inail e Inps – Sugli infortuni denunciati nella provincia di Prato l'Inail ha condotto una ricerca, analizzando i dati dal 2007 al 2012 che confermano un trend in leggera discesa. Un dato da prendere con le molle vistoil calo occupazionale che si è verificato nel distretto soprattutto negli ultimi due anni. Nel 2012 gli infortuni si fermano a 2.743, ma erano 3.016 nel 2011. Significativa la riduzione degli infortuni “in itinere”, cioè nel percorso casa lavoro o quando si usa un mezzo di trasporto come strumento di lavoro, che nel 2012 sono calati a 322 dai 438 del 2007. Gli infortuni che riguardano stranieri sono abbastanza stabili, 469 nel 2012 a fronte di 489 casi nel 2007. Per quanto riguarda l'età quella più colpita è fra i 35 e i 49 anni. In aumento invece le denunce per malattie professionali: 108 nel 2007 che sono diventate 139 nel 2012, qui la fascia di età più colpita è quella 50-64 anni. L'Inps ha poi fornito informazioni sull'andamento della cassa integrazione ordinaria, le cui richieste nel 2013 rallentano rispetto all'anno precedente. Se nel 2012 le ore di cassa integrazione autorizzate erano 677 mila, nel 2013 sono scese a 418mila circa.
Le inchieste di infortunio dell'Asl – Un capitolo a parte è stato dedicato alle inchieste per infortunio nel luogo di lavoro condotte dal Dipartimento di prevenzione dell'Usl 4. Si tratta delle attività di indagine che vengono messe in moto in caso di incidenti gravi, che prevedono ospedalizzazione. Ebbene negli ultimi tre anni (2011-2013) le inchieste sono state 313, riguardanti 260 uomini e 53 donne (gli stranieri sono 56 di cui 21 cinesi). Il tessile si conferma il settore dove avvengono più incidenti, seguito dall'edilizia e dai trasporti. Dal 2011 gli incidenti mortali sono 12, comprese le 7 vittime del rogo del Macrolotto. Le cadute dall'alto sono ancora una delle modalità più frequenti con 53 casi. Per le malattie professionali le inchieste sono state, sempre nel triennio, 197 (167 uomini e 30 donne, 11 sono gli stranieri). La patologia più diffusa è quella muscolo-scheletrica, seguita da problemi dell'udito e poi, a grande distanza, dai tumori professionali. Nel settore tessile il tessitore e il cernitore sono i ruoli più colpiti, ma un fenomeno preoccupante è quello del mesotelioma. Negli ultimi 3 anni a Prato si sono avuti 13 casi e sono tutti lavoratori del tessile.

11-12-2013

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