Epson fa il suo ingresso ufficiale nel mondo della stampa digitale su tessuto esattamente 20 anni fa, quando a Como nasce il fortunato progetto Monna Lisa, che ha segnato fin da subito l’inizio di una nuova era per l’intero settore.
Grazie alla tecnologia digitale, Epson ha superato i limiti della stampa tradizionale, promuovendo un innovativo modello produttivo focalizzato su qualità e versatilità attraverso macchine ad alta capacità produttiva, ideali per la produzione industriale. E tutto questo con un uso limitato di risorse: il plus del digitale sta, infatti, nella sua capacità di accorciare l’intero processo, riducendo così sprechi di tempo e materiali, con un conseguente impatto positivo sull’ambiente.
La strada percorsa dall’azienda giapponese è stata lunga e le evoluzioni molteplici, fino alle ultime innovazioni introdotte nella serie Monna Lisa che Epson ha presentato nel corso dell’ultima edizione di ITMA 2023, tra cui i progetti Monna Lisa ML-16000/HY e Monna Lisa ML-24000.
La prima è una stampante con 16 testine di stampa PrecisioneCore, 64 iniettori e 8 colori, ideale per la stampa di tessuti con effetti speciali sofisticati in un unico passaggio e in grado di coprire il 100% degli effetti di stampa con la tecnologia digitale. Monna Lisa ML-24000, invece, dotata di 24 testine di stampa PrecisionCore e 12 colori, è pensata per assicurare la miglior flessibilità ed efficienza, stampare su diverse tipologie di tessuto e supportare certificazioni come GOTS o OEKO-TEX. Entrambi i progetti hanno l’obiettivo di combinare produttività, flessibilità e alta qualità per rispondere alle diverse e mutevoli esigenze del settore tessile.
La flessibilità che rende la serie di stampanti Epson Monna Lisa così all’avanguardia si basa, sulla tecnologia proprietaria Epson Heat-free integrata nelle testine di stampa PrecisionCore di ultima generazione e sul costante perfezionamento degli inchiostri Epson Genesta a base acqua che permettono di stampare su tutte le fibre naturali e sintetiche e oggi anche su fibre innovative ed eco-sostenibili, come le fibre vegetali tra cui, per esempio, bambù, cocco e banano.
In particolare, gli inchiostri Epson Genesta a base acqua che garantiscono il massimo dei risultati su qualunque tipo di tessuto, si dividono in quattro famiglie: Acidi, per stampare su seta, lana e poliammide; Reattivi, ideali per cotone, viscosa, lino e altri tessuti a base cellulosa; Dispersi, per la stampa del poliestere; Pigmenti, dedicati a tutte le fibre e loro miste.
In definitiva, le tecnologie digitali di Epson rappresentano a oggi un esempio di produzione allineato agli obiettivi di modernizzazione dell’economia e della società, che vengono promossi sia dalle Nazioni Unite sia dall’Unione Europea come condizioni cruciali per favorire una transizione verso uno sviluppo sostenibile.
Queste tecnologie si distinguono per il loro contributo al risparmio energetico e all’ottimizzazione delle risorse e dei materiali utilizzati nei processi produttivi. L’approccio all’avanguardia promosso da Epson non solo migliora l’efficienza dei processi produttivi, ma si allinea anche con i principi fondamentali della sostenibilità, contribuendo così a creare un futuro economico e sociale più equilibrato e responsabile.