Tavolo della Moda, Confindustria applaude la velocità

Si è tenuto oggi a Roma, negli uffici del Ministero del Made in Italy, un nuovo incontro del Tavolo della Moda, convocato con associazioni di categoria e addetti ai lavori.

Al termine il presidente di Confindustria Moda Luca Sburlati ha commentato con soddisfazione l’esito del vertice: “Siamo molto contenti della velocità con il cui il ministro Urso e la sua squadra stanno lavorando accogliendo le istanze della nostra industria – ha detto – e soprattutto a difesa del “made in italy; essere tutti compatti per risolvere i problemi reali è il primo passo necessario a tutela di brand e della filiera e del mezzo milione di persone che ci lavorano nella massima legalità e trasparenza creando prodotti unici. Non accettiamo di subire attacchi generalisti dall’estero sulla qualità di ciò che facciamo né penetrazione di merci di basso livello dell’ultra fast fashion in modo passivo. Applicare velocemente tutele in Italia e spingere la Commissione Europea a farlo rapidamente ed in modo incisivo sono la priorità nostre e di tutto il comparto. Cosi come la veloce approvazione dell’EPR in Italia che diventa dunque obbligatoria anche per produttori extra EU, consentendo così di far decollare la filiera del riciclo. E’ prioritario, inoltre, mettere un freno alla pubblicità ingannevole orientata dalle piattaforme social soprattutto ai nostri giovani. C’è stata anche la conferma da parte di tutti della centralità di riferimento del credito d’imposta per l’ideazione estetica, strumento essenziale per garantire la competitività del settore”.

Cna Federmoda ha partecipato con Doriana Marini,  la nuova presidente, e con il responsabile nazionale Antonio Franceschini: “Le linee di azione – ha evidenziato Marini – sono legalità e sicurezza, tutela della filiera, nuovi mercati, formazione, credito, sostenibilità, innovazione, digitalizzazione, welfare per le PMI ed impegno verso i giovani. Siamo da sempre in prima linea per la trasparenza dei processi produttivi lungo la filiera e lo ribadiamo. Crediamo anche che debba essere riconsiderata l’applicazione della legge sulla subfornitura che già contiene interessanti profili di responsabilità. Il disegno di legge che ci è stato illustrato dal Ministro Urso dovrebbe certificare la legalità e la sostenibilità delle aziende terziste, ci auguriamo che possa contestualmente responsabilizzare anche i brand lungo la catena di fornitura”.

Le misure preannunciate dal ministro in tema di contrasto all’ultra fast fashion hanno trovato apprezzamento andando nella direzione delle evoluzioni normative in corso.

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Matteo Grazzini
Matteo Grazzini