Tessile-moda, un 2014 in crescita

Arriva da Sistema Moda Italia uno squarcio di sereno nel mondo del tessile-abbigliamento, visto che le stime di chiusura sui fatturati del 2014 parlano di una crescita del 3,3%, a quota 52,39 miliardi di euro e di una tendenza all'aumento anche nella prima parte del 2015. L'elaborazione dei dati Istat, Sita Ricerca, Movimprese e le indagini interne, volte con il contributo di Massimiliano Serati, associato di Politica Economica dell'Università Carlo Cattaneo-Liuc di Castellanza, hanno portato a numeri interessanti: sia il “monte” che il “valle” della filiera risultano interessati da trend dinamici, valutati rispettivamente nella misura di un +2,9% e di un +4,1%. L'export dovrebbe mettere a segno un +3,9%, sfiorando i 28,5 miliardi di euro. L'import, a sua volta, si smarcherebbe dall'andamento riflessivo del 2013 avanzando dell'8%, con un valore intorno ai 19,3 miliardi.

“Il settore progredisce – sottolinea il presidente di SMI Claudio Marenzi per gettare acqua sul fuoco – ma non va dimenticata la riduzione del numero delle aziende e degli addetti”, visto che non si arresta l'emorragia di addetti, che scendono a 411mila unità, con oltre 1.200 posti di lavoro in meno (-0,3%). E non si fermano neppure le chiusure di imprese, che nel 2013 erano poco meno di 49mila e ora non arrivano a 48mila (-1,6%).

In possibile riduzione, da 9,5 a circa 9,2 miliardi (-3,8%) il saldo commerciale, c'è il ritorno in area positiva del “consumo apparente” (+2,5%), “da ricondurre soprattutto – precisa Marenzi – alla ripartenza della domanda business to business intrafiliera, a fronte di un consumo finale ancora negativo, anche se stimato in decelerazione rispetto al gravoso dato del 2013: dal -7,1% il calo del sell out rallenterebbe del 3% circa”.

Il primo semestre 2015, in base alle proiezioni, è positivo: il turnover del comparto dovrebbe essere in rialzo del 2,8%, con il tessile a +2,5% e l'abbigliamento-moda a +2,9%. Le esportazioni, se tutto andrà come programmato, saliranno del 3,3% (in lieve decelerazione rispetto al precedente +4,4%) e le importazioni solo del 3,4% (contro un +8,2%), con un saldo commerciale al +5,9%. Dovrebbe andare bene il mercato delll'Unione Europea e quello della Cina, benino gli Usa in corsa e male invece Russia e Giappone.

6-3-2015

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