Marco Gramigni Prato

Tessile pratese in lutto per la morte di Gramigni

Avrebbe compiuto 77 a luglio ed ha attraversato tutti i momenti d’oro del distretto pratese: Marco Gramigni è morto durante la notte a Prato, città per la quale ha speso tutto il proprio impegno come imprenditore, filantropo e come appassionato cittadino.

Uscito dal Buzzi come perito tessile nel 1968 iniziò il classico tirocinio nell’azienda di famiglia, il Lanificio Bisentino: un’esperienza formativa che lo portò a fondare nel 1975 il Lanificio Caverni & Gramigni, con l’amico Roberto Caverni. Un sodalizio che si è interrotto nel 2017 con l’uscita di scena di Gramigni.

Impegnato in vari settori, dalla telefonia all’immobiliare Gramigni ha avuto un ruolo di primo piano anche nell’associazionismo cittadino: Nell’Unione Industriale Pratese è stato vice presidente per più mandati, nei bienni 1991-1992, 2002-2003 e 2006-2007, e numero uno della sezione Lanifici, nonché vicepresidente di Pratotrade per quattro mandati, fin dalla fondazione del consorzio.

Ma è stata anche socio della Fondazione Cassa di Risparmio e socio, consigliere del teatro Politeama Pratese, attivo membro nell’Associazione Ex Allievi dell’Istituto Buzzi ed ha ricoperto incarichi nella Fondazione Museo del Tessuto, nel Politeama Pratese, nella Fondazione Istituto Internazionale di Storia Economica Francesco Datini e nella Camerata Strumentale Città di Prato. E viene anche ricordato come membro anziano e fondatore, con Fabrizio Pitigliani, del Chiavaccio, l’ordine goliardico degli studenti pratesi.

“Marco Gramigni era stimato e apprezzato come imprenditore e come uomo – commenta il vicepresidente di Confindustria Toscana Nord Francesco Marini -. La sua capacità di porsi in sintonia con l’interlocutore ne faceva un collega con cui era facile dialogare e, per molti, un amico su cui si poteva contare. Incarnava una figura di imprenditore pratese perfettamente inserito nella città in tutti i suoi aspetti e nelle sue molteplici attività, sempre disponibile e sempre pronto a vedere il lato positivo e costruttivo di persone, idee, progetti. Mancherà a moltissime persone, a Prato e in associazione. Il nostro più profondo cordoglio alla sua famiglia”.

Nella tarda mattinata sono arrivate anche le condoglianze del sindaco Matteo Biffoni e dell’assessore alla Cultura Simone Mangani: “Se ne va un uomo che ha fatto dell’impegno il tratto distintivo della sua vita – dicono – un imprenditore capace e dalla mente aperta, protagonista attivissimo della vita sociale e culturale della nostra città”.

Anche la presidente del Politeama Betrice Magnolfi esprime profonda commozione: “Scompare uno degli imprenditori pratesi che hanno fortemente creduto nel valore della cultura. Marco Gramigni fu uno dei pionieri dell’impresa del Politeama, sempre a fianco di Roberta Betti fin dagli inizi. Ha sempre dato un contributo appassionato e, nonostante la malattia, anche negli ultimi tempi non ha fatto mai mancare la sua partecipazione. Il suo ricordo rimarrà forte”.

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