Sono otto i punti di riflessione per il mondo della politica sulla transizione sostenibile del settore Moda emersi alla fine del Venice Sustainable Fashion Forum.
Li hanno presentati Sergio Tamborini, presidente di Sistema Moda Italia, e Flavio Sciuccati, Senior Partner & Director of the Global Fashion Unit di The European House – Ambrosetti dopo il confronto con oltre 400 persone tra imprenditori, italiani e stranieri, rappresentanti della filiera e stakeholder.
Le otto proposte e raccomandazioni per il presente e il futuro e l’appello alle istituzioni, per una velocizzazione indispensabile al fine del raggiungimento di una transizione giusta ed efficace e rapida sono: .
1. Anticipare la transizione del mercato
Per orientare e canalizzare l’azione delle aziende verso l’adozione di strumenti volontari e obbligatori che la UE sta sviluppando in qualità di leader globale sulla sostenibilità, anche con lo scopo di fornire riscontri e raccomandazioni per il miglioramento.
2. Costituire delle task-force multi-stakeholder guidate dai Governi
Per agire come facilitatori della transizione, consultarsi in modo flessibile con gli attori industriali chiave, NGOs, esperti di settore, finanza e accademici e definire una roadmap che sostenga la trasformazione ESG e lavorare verso obiettivi coerenti con le specificità nazionali.
3. Catalizzare il cambiamento attraverso alleanze
Per promuovere alleanze tra tutti gli attori a monte e a valle della filiera della moda, insieme al settore finanziario e altri attori della catena di valore, e diffondere così buone pratiche consentendo anche ai legislatori di operare le scelte migliori nel più breve tempo possibile.
4. Misurare l’impatto delle politiche attraverso un set minimo di dati per tutti
Per valutare l’efficacia delle politiche e delle azioni normative, creando un database aggiornato basato su un numero limitato di KPI significativi e coerenti con i prossimi requisiti di compliance europei e globali (ESRS – European Sustainability Reporting Standards e IFRS – International Financial Reporting Standards).
5. Promuovere un cambiamento culturale positivo
Sfruttare il potenziale di comunicazione di messaggi ed esperienze positive per coinvolgere i consumatori in un cambiamento culturale e influenzare le abitudini di consumo abbattendo la barriera che separa l’intento di acquisto sostenibile dall’azione.
6. Creare un’avanguardia della sostenibilità guidata da catene del valore del lusso Italiane e francesi
Creare, all’interno del Patto del Quirinale, un tavolo che accolga i leader del settore italiani e francesi per rendere il lusso non solo un simbolo di qualità ma anche un precursore che indichi la direzione dell’equa transizione della moda, giocando un ruolo chiave con le istituzioni europee ed internazionali.
7. Rendere più profittevoli le scelte aziendali di sostenibilità
Liberare e sfruttare appieno il potenziale di cambiamento delle aziende UE promuovendo lo sviluppo, diffusione e adozione su larga scala di tecnologie green lungo tutta la catena di valore della moda, traendo ispirazione dall’esperienza positiva dell’Inflation Reduction Act (IRA) statunitense.
8. Promuovere un approccio integrato tra riciclo e riuso
Creare sinergie virtuose tra gli operatori del riciclo e riuso per affrontare efficacemente la sfida della sovrapproduzione, promuovendo un adeguato miglioramento della durabilità fisica e immateriale dei tessuti eco-progettati e riducendo allo stesso tempo i capi d’abbigliamento multimateriale.






