Dall’Austria al Marocco e all’India. Si è chiuso così lo storico binomio tra Triumph, brand di biancheria con centinaia di dipendenti, e l’Austria: l’azienda investirà a Wiener Neustadt su una piattaforma logistica che creerà nuova occupazione, ma abbandona 110 posti di lavoro nella produzione tessile.
Dopo quasi 60 anni di produzione di raffinati merletti, con 300 dipendenti nei tempi d’oro distribuiti in dodici siti di produzione, da Kirchschlag ad Aspang passando per Oberwart e Hartberg, tutto è andato perduto: uno dopo l’altro gli stabilimenti sono stati chiusi e negli scorsi anni sono andati persi migliaia di posti di lavoro in tutta l’Austria. La fabbrica di Wiener Neustadt è l’ultima a chiudere i battenti e lascia spazio alla delocalizzazione in Marocco e India.
Le ditte fornitrici dell´Est Europa lavoreranno in completa autosufficienza e non avranno più necessità di prestazioni intermedie di alcun tipo dall’Austria. A farne le conseguenze sono 110 dei 420 dipendenti rimasti a Wiener Neustadt, prevalentemente donne. Nel frattempo in Germania, a seguito della chiusura di un centro logistico ad Aalen vengono eliminati quasi 300 posti di lavoro. Nella città tedesca di Heubach la Triumph sopprimerà circa 75 posti a seguito del rinnovo aziendale in programma fino a dicembre 2017.
Se non altro in Austria ci sarà il forte potenziamento della piattaforma logistica di Wiener Neustadt, che nel prossimo anno e mezzo dovrebbe portare alla creazione di cento nuovi posti di lavoro. Una buona metà dei dipendenti che perderanno il lavoro nella produzione troveranno nuova collocazione nella
logistica: Triumph investirà a Wiener Neustadt dai dieci ai dodici milioni di euro. Il brand ha in Austria anche 70 filiali, di cui 50 in amministrazione diretta e la struttura dovrebbe essere mantenuta mentre a livello internazionale il gruppo si concentra sulle marche Triumph e Sloggi. Un centro di produzione vicino a Lisbona con 520 dipendenti verrà venduto entro il 2016.