Non sono allarmanti solo le prime bollette arrivate alle aziende ma anche le proiezioni per il 2022 elaborate da Confindustria Toscana Nord.
Le aziende energivore di Prato, Pistoia e Lucca hanno davanti un quadro preoccupante, sia per il gas che per l’energia elettrica. Il gas metano, dopo il picco di 1,20 euro al metro cubo di dicembre, va verso una media fino a luglio superiore a 0,90 euro al metro cubo, mentre negli ultimi due anni, fino a settembre 2021, la spesa era di 0,20 euro e negli ultimi quindici anni è variata da 0,14 a 0,35 euro.
L’energia elettrica nel 2021 ha visto costi di 125 euro al megawattora, per il 2022 la previsione è di 214, andando poi a scendere negli anni successivi fino ai 93 euro nel 2025. Nel decennio 2011-2020 il costo dell’energia è stato in media di 56,4 euro.
Nelle tre province le attività energivore interessano 2.343 unità locali con 22.314 addetti che rappresentano il 23% del totale delle persone impiegate nel manifatturiero. Il tessile pratese è “energivoro” per il 76% delle imprese.
“Ci sono imprese che chiudono interi reparti perché produrre non conviene più dato che i costi superano i ricavi – osserva il presidente di Confindustria Toscana Nord Daniele Matteini – con gli oneri che rimangono del tutto o in gran parte in carico al produttore. Gli effetti economici e occupazionali di questa situazione sono di drammatica evidenza. E si profila anche lo spettro di un conflitto in Europa orientale. Ma la situazione è già adesso grave per le aziende, molte delle quali già provate dagli effetti della pandemia. Confindustria sta pressando il Governo su questo tema, insistendo sulla necessità di intervenire nell’immediato e sull’avvio di una vera e seria politica energetica”.
“Con 1.600 aziende classificate come energivore e i corrispondenti 12.500 addetti, vale a dire il 28% del totale delle persone impiegate nel manifatturiero, Prato detiene nel territorio di Confindustria Toscana Nord il primato ben poco invidiabile di provincia più esposta alle conseguenze del caro-energia” – aggiunge la vicepresidente di Confindustria Toscana Nord Fabia Romagnoli.