L’autunno/inverno 2024-2025 di Milano Unica nasce da un concetto di unione, condivisione, senso di appartenenza, accoglienza, diversità e inclusione, in parole povere di “comunità”.

Questo lo spunto per la presentazione delle tendenze della prossima edizione del salone italiano del tessile, descritte come “MU Community“.

Il punto di partenza è l’individuo: “Sono convinto – spiega Stefano Fadda, direttore artistico di Milano Unica – che partire dall’individuo significhi mettere al centro le emozioni che generano quella spinta propulsiva, capace di dare contenuti di valore a ogni tipo di prodotto. Credo che ormai sia imprescindibile la necessità che tutto ciò che viene elaborato e prodotto debba servire al rispetto della Natura e al benessere fisico e spirituale dell’individuo per migliorare la qualità della vita della comunità, intesa come luogo di condivisione di valori e principi fondamentali, a cominciare dalla sensibilità ecologica”.

Sono state quindi individuate tre forme archetipiche di Community: Family, Culture e Night. La prima vede la famiglia quale nucleo primario della comunità: l’estetica è informale, rimanda alla semplicità assoluta, i materiali sono soffici e di grande impatto (lane, jacquard, passamanerie e ciniglia, per citarne alcuni).

In Culture ci sono sartorialità e couture, esagerazione e intimità, con picchi di creatività e con tessuti e accessori che diventano pezzi esclusivi. C’è anche il denim, frutto di una ricerca di trattamenti originali e rispettosi dell’ambiente. E poi la camiceria, le collezioni donna, fibbie e catene metallizzate.

Infine Night, nell’ambito della Community notturna, che frequenta e condivide le esperienze dei club internazionali, sullo stile delle atmosfere elettroniche berlinesi o parigine fine anni Ottanta. La distinzione tra silhouette maschile e femminile tende a scomparire pertanto i materiali per lui e per lei sono gli stessi: cashmere double face, pellami lavorati, oppure pelle spazzolata da adagiare sul corpo.