Per la prima volta nella sua lunga storia il Giro d’Italia fa indossare ai leader delle varie classifiche delle maglie eco-friendly, realizzate con un filato riciclato in poliestere derivato principalmente dal recupero di bottiglie di plastica.
Il tessuto è stato prodotto da Sitip, l’azienda bergamasca che ha firmato la maglia rosa, così come la ciclamino, l’azzurra e la bianca, tessute con filati riciclati certificati GRS.
Negli ultimi anni Sitip ha investito oltre 25 milioni di euro per attuare una produzione ecosostenibile globale, che va dalla ricerca e sviluppo di nuove tecniche e materiali green, fino a diversi investimenti strutturali, come l’ottimizzazione e l’accorpamento di superfici e impianti produttivi, l’installazione di tre impianti abbattifumo di ultima generazione e di un nuovo sistema di cogenerazione: “Abbiamo riorganizzato gli spazi produttivi e logistici – dichiara l’amministratore delegato di Sitip Giancarlo Pezzoli – per creare un’unica struttura più efficiente dal punto di vista della sostenibilità energetica. Gli investimenti hanno incluso anche molti reparti interni, con nuove macchine per la tintoria, caldaie, centrali di condizionamento, impianti elettrici a led. Progetti che hanno comportato una forte riduzione di consumi di metano, elettricità e delle emissioni di C02 nell’ambiente”.
Nella voce “sostenibilità” rientrano anche i controlli delle materie prime e dei processi, oltre alla ricerca e sviluppo di nuove pratiche produttive sostenibili, o l’adesione a collaborazioni esterne, a livello di filiera, sempre per ridurre e compensare le emissioni di CO2, come ad esempio il Programma Carbon Neutrality o la partecipazione all’iniziativa Seaqual per il recupero delle plastiche marine.
A produrre le Maglie destinate ai ciclisti primi in classifica al Giro d’Italia è la Manifattura Valcismon attraverso il marchio Castelli.






