Roberto Grassi

Varese cerca stabilità e conferme

L’Unione degli Industriali della Provincia di Varese entra nel nuovo anno con la conferenza stampa del presidente Roberto Grassi all’insegna della resilienza.

“Resistenza + Cambiamento = Resilienza” è la formula individuata per identificare la situazione economica del distretto: “Nonostante tutte le difficoltà del momento – ha detto Grassi – stiamo resistendo. Le imprese del sistema industriale stanno facendo da argine sociale alla crisi scatenata dalla pandemia. Ma all’elemento della resistenza si affianca anche quello del cambiamento che stiamo vivendo nelle imprese, che si si stanno adattando con estrema flessibilità e a suon di investimenti”.

I numeri, elaborati dall’indagine congiunturale relativa al quarto trimestre del 2020 realizzata dall’Ufficio Studi di Univa, sono meno negativi rispetto al periodo estivo. Ma il miglioramento non è sufficiente a colmare le ingenti perdite registrate soprattutto nella prima parte dell’anno. -14% la perdita stimata per il fatturato annuo. Ma dal miglioramento sono ancora lontani il tessile e l’abbigliamento.

Sotto il profilo della produzione il quarto trimestre registra un incremento rispetto al trimestre precedente che comprende anche il mese di agosto. 53,2 milioni di ore di cassa integrazione il dato finale, ovvero l’800% in più rispetto al 2019.

E parlando di ricerca di normalità e soprattutto di modernità Grassi non ha rinunciato al consueto riferimento alla politica, accennando alla crisi di governo tutt’ora in corso: “Qui di modernità ne vediamo poca. In questo senso istituzioni, organi di governo nazionali e locali, maggioranze e opposizioni, dopo un iniziale fronte comune costruito sul collante della paura, sono tornati nel giro di pochi mesi ad arroccarsi su rituali, litigi incomprensibili, vincoli di auto-referenzialità, ricerca del consenso, scarica barile, come se nulla intorno a loro fosse cambiato. La crisi politica in atto è paradossale. Qualcosa di incomprensibile e offensivo nei confronti di imprenditori, lavoratori, studenti e dei sacrifici e sforzi di un intero Paese che si sta riposizionando socialmente ed economicamente nel contesto pandemico. Tutto cambia, tutto si trasforma tranne la politica. Speriamo che tutti appoggino il governo guidato da Mario Draghi di alto profilo che non debba identificarsi con alcuna formula politica”.

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