Cresce in maniera significativa l’export della provincia di Varese nei confronti dell’Australia, che rappresenta la quinta potenza economica della zona Asia-Pacifico, nonché dodicesima nel ranking mondiale. Si tratta di un andamento in controtendenza rispetto ai dati nazionali, che vedono, invece, una contrazione dello 0,7%.
Nel 2015, le esportazioni delle imprese del Varesotto nel lontano Paese dell’Oceania sono aumentate del 118,0%, per un valore assoluto pari a 208,7 milioni di euro. Prestazione molto positiva soprattutto rispetto al risultato messo a segno dall’industria lombarda: +19,5%.
Questi i numeri emersi durante il seminario “Australia: tendenze ed opportunità. Workshop di Presentazione Paese”, organizzato dall’Unione degli Industriali della Provincia di Varese in collaborazione con l’Australian Trade Commission – Austrade (Ente del Governo australiano deputato alla promozione economica internazionale).
Tra i comparti protagonisti di questo incremento nelle esportazioni, in prima fila si attesta quello dei mezzi di trasporto, in particolare la nicchia dell’aerospazio. Subito dopo l’export di macchinari ed apparecchi (+32,99%), bene lo sviluppo della nicchia dei prodotti alimentari e bevande (+12,14%), così come gli articoli in gomma e materie plastiche (+5,78%).
Un mercato, dunque, promettente per le imprese, soprattutto nel prossimo futuro. Il tasso di crescita del Pil previsto in Australia, da qui al 2020, è il più alto tra le principali economie avanzate (+2,9%) e supera quello di Europa (+1,6%), America (+2,5%) e Gran Bretagna (+2,2%). Questo dato e le opportunità commerciali e di investimento che il Paese può offrire alle imprese varesine, fanno dell’Australia uno dei mercati sotto i riflettori del sistema produttivo locale, come conferma Marco De Battista, Coordinatore delle Aree economiche dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese: “Se scendiamo nel dettaglio dei settori varesini che maggiormente operano con l’Australia, osserviamo che vi sono interessanti prospettive in particolare per i settori: macchinari ed apparecchi meccanici; alimentari e bevande. Ma anche prodotti tessili, abbigliamento, articoli in gomma e chimici. Infatti questi sono i principali beni che noi esportiamo in quel mercato. Da qui il nostro interesse ad avviare e potenziare una serie di attività destinate ad approfondire il mercato australiano”.