Pelletteria

Vesta debutta nel mondo dei bilanci di sostenibilità

Vesta Corporation ha pubblicato il primo bilancio di sostenibilità per offrire ai propri stakeholder un documento di rendicontazione sul proprio impegno attuale e gli obiettivi futuri per innovare, tutelare ed elevare la lavorazione dei pellami di alta gamma.

La conceria toscana, attraverso la concia al cromo e la concia metal free, ha trovato spazio nel mercato di alta fascia ed ha misurato i suoi standard all’inizio del processo produttivo, durante le fasi di lavorazione e a prodotto ultimato, attraverso test fisici svolti all’interno dell’azienda e test chimici effettuati da un laboratorio accreditato, validati dal rilascio di un Certificato Elettronico di Qualità.

Il bilancio è stato redatto con riferimento ai “Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards” definiti dal Global Reporting Initiative. Le azioni migliorative coinvolgono la responsabilità aziendale dal punto di vista ambientale, sociale e di governance: risalta l’innovazione dell’impianto di riscaldamento e della lavorazione che garantisce risparmi energetici, idrici ed economici. La valutazione del Leather Working Group è passata da Bronze (2020) a Gold (2023). In questa ottica rientra anche il codice etico adottato da Vesta, che guida l’operato dell’azienda e dei suoi dipendenti.

All’orizzonte c’è l’indipendenza energetica con l’installazione di un impianto fotovoltaico e un progetto di compensazione totale delle proprie emissioni CO2 attraverso l’acquisizione di crediti derivanti da progetti certificati dalle Nazioni Unite, come la costruzione di un impianto idroelettrico, a cui Vesta sta contribuendo.

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