Visti in fiera – Albini punta sul servizio (la qualità c’è già)

Le incertezze e le difficoltà del mercato si combattono con l’innovazione e la qualità: questo il mantra del Gruppo Albini, presente a Milano Unica con tutti i suoi marchi che si collocano in una fascia alta della filiera tessile.

“Abbiamo chiuso un 2024 non facile – commenta il presidente del Gruppo Stefano Albini – con un -7% rispetto a un 2023 positivo: in particolare è stato buono il secondo semestre 2024 e questo andamento positivo è proseguito anche nel primo semestre 2025 per il quale stiamo rispettando le previsioni. Non neghiamo che la seconda metà dell’anno non ci lascia del tutto tranquilli, ma lavorare sull’innovazione ci sta premiando: in un contesto di riduzione degli acquisti molti clienti ci hanno confidato che, se devono scegliere cosa continuare ad acquistare, scelgono Albini”.

Un impegno per l’innovazione e la qualità che è concretamente fatto di persone: 35 lavorano al prodotto, 8 sono dedicate solo al tema della sostenibilità tra audit, gestione degli adempimenti e della chimica. “Si tratta di un impegno importante che comporta costi alti – continua Albini – non so come imprese più piccole e meno strutturate possano gestire tutto questo, indubbiamente il mondo del lusso è molto complicato, ma lo sta diventando sempre di più anche quella della fascia media di prodotto: anche il cliente di questa tipologia di prodotto non transige più su qualità e sostenibilità. Date per imprescindibili queste due caratteristiche, ormai quello che fa la differenza sono la velocità nella consegna e il rispetto dei tempi: le finestre delle vendite sono sempre più strette. Albini arriva a garantire tempi di sei settimane dall’ordine alla consegna, compresi tutti i controlli: questo è possibile perché continuiamo a fare magazzino, nonostante sia un costo importante”.

Una gestione della clientela non semplice date le diverse esigenze di chi si rivolge ai diversi marchi del gruppo: su 1200 clienti il 30% è nei prodotti di lusso, il 60% nella fascia media premium, il 10% nel retail: “si tratta di modelli di business diversi – conclude Albini – e non è semplice soddisfare tutti: alcuni clienti puntano sulla velocità di consegna e accettano la collezione come l’abbiamo presentata, in altri casi è richiesta una personalizzazione, in altri è possibile una programmazione. Da segnalare che l’area che vende più del maggior cliente del Cotonificio è il su misura che è un comparto che va benissimo e che continua a crescere, soprattutto in Europa, Cina e Usa”.

Tra le caratteristiche delle collezioni di quest’anno, il comfort dei tessuti Albini (con la significativa etichetta Home feeling, dove casa ha sempre un richiamo british), l’eccellenza delle proposte Thomas Mason (non si è mai troppo eleganti seppure con richiami freschi e giocosi nelle lavorazioni e nelle fantasie), le performance degli articoli Albiate (lavorazioni e colori che si ispirano ai paesi nordici).

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