Visti in fiera: C.L.A.S.S. e i suoi partner verso la sostenibilità

Quando l’esterno di un prodotto cattura la tua attenzione, vai a scoprire anche l’interno. Guarda le aziende, le persone, i processi che ci sono dietro. È lì che inizia la vera storia. È questa la convinzione che sta alla base di C.L.A.S.S. e della sua fondatrice e CEO, Giusy Bettoni, che a Milano Unica è stata la guida tra gli stand di alcune aziende che sposano pienamente questa convinzione. “Da dove provengono i materiali? Chi li ha prodotti? Come si comportano in termini di funzionalità, ma anche in termini di etica? Tracciabilità? Iniziative circolari? – commenta Giusy Bettoni – Un guardaroba veramente evoluto si fonda sull’eccellenza del design, sulla bellezza, ma anche sulla responsabilità e la cura. E tutto parte da un semplice ma potente cambio di mentalità: guardare oltre l’etichetta. È proprio qui che entra in gioco il C.L.A.S.S. InsideOut Value System”.

InsideOut Value System di C.L.A.S.S. è un nuovo sistema di valori pensato per dare visibilità ai valori intangibili e non visibili dei prodotti, dalla tracciabilità all’etica, dalla circolarità all’inclusività. Un Decalogo dei Valori, rappresentato visivamente attraverso icone create e interpretate dall’artista Gianluca Cannizzo.

Tra i partner di C.L.A.S.S. c’è da molti anni Alliance for European Flax-Linen & Hemp, unica organizzazione agro-industriale europea che funge da riferimento globale e riunisce tutti gli attori della filiera del Lino e Canapa europea e che sta proseguendo l’impegno per la tracciabilità: dopo averla garantita sulla fibra, ora l’attenzione si sposta un po’ a valle e si concentra sui tessuti, che non necessariamente significano estate: ci sono trattamenti e mischie che consentono di realizzare tessuti in lino anche per le stagioni fredde, sfruttando le proprietà termoregolatrici naturali di questa fibra: “Il lino ha delle caratteristiche che consentono di evitare certe fasi del finissaggio molto impattanti e costose – commenta Giusy Bettoni – e fortunatamente già alcune aziende hanno dato il via a questo tipo di lavorazioni”.

Un’altra fibra importante nell’ottica della riduzione dell’impatto ambientale è Bemberg™ by Asahi Kasei, la fibra con un DNA circolare di origine giapponese, protagonista a Milano Unica grazie a numerosi partner d’eccellenza: Tessitura Luigi, Alberto Bardazzi, Infinity, Faliero Sarti, Teseo, Staff Jersey, ma soprattutto Brunello, che nel suo stabilimento in provincia di Varese ha una filiera quasi interamente integrata, in particolare dispone della più grande tessitura d’Europa per la lavorazione delle fibre cellulosiche, con circa 200 telai. La produzione Brunello è in gran parte proprio con Bemberg, il core business è nelle fodere, ma produce anche tessuti per abbigliamento, sia per l’uomo che per la donna, soprattutto per la cerimonia, anche con l’utilizzo di Lurex. Una specialità è senza dubbio il jacquard, che si avvale di un archivio avviato nel 1927 e che si arricchisce grazie alla collaborazione con clienti eccellenti.

Infine Iluna, leader nel pizzo di design e sostenibile, ha presentato una nuova stagione all’insegna di effetti materici doppi, brillantezze cosmiche e innovazione circolare. Un racconto emozionale tra mente, cuore e sogno, che mette al primo posto la creatività “soprattutto in un periodo complesso come quello che stiamo vivendo – commenta Federica Annovazzi – senza ovviamente dimenticare la sostenibilità che per noi è un requisito irrinunciabile, per quanto non facile da raggiungere nella realizzazione di un prodotto come il nostro. In questa collezione abbiamo avviato una proficua collaborazione con Lurex per realizzare un pizzo assolutamente sostenibile. Sicuramente la tenacia che dimostriamo da anni in questo percorso ci rende credibili e i clienti continuano a rispondere positivamente, soprattutto abbiamo notato con piacere il ritorno a comprare prodotti italiani da parte di produttori francesi e tedeschi, anche grandi gruppi: questo consente di tornare anche a lavorare con volumi maggiori”.

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