Visti in fiera – I progetti di Eurojersey

Innovazione sostenibile è da sempre la scelta di Eurojersey, confermata anche nel contesto socioeconomico complesso e in costante evoluzione che stiamo vivendo. “Nell’anno dell’entrata in vigore del Regolamento sulla progettazione ecocompatibile dei prodotti sostenibili (ESPR) – è il commento dei vertici aziendali nello stand a Milano Unica – poniamo l’accento sulla durabilità dei nostri tessuti, valore intrinseco del Made in Italy, che è da sempre un pilastro distintivo dei tessuti Sensitive® Fabrics. Qualità significa longevità. Nel 2025 abbiamo dato ulteriore forza al nostro impegno aggiornando il Piano di Sostenibilità 2030: non si tratta soltanto di uno strumento per migliorare le performance di sostenibilità, ma di un vero e proprio piano strategico di Eurojersey, che favorisce l’integrazione dei fattori ESG – Environmental, Social e Governance – in ogni scelta aziendale“.

Guardando alla  collezione Ready-to-Wear dei tessuti Sensitive® Fabrics, ‘The flair edition’, è confermata l’elasticità tridimensionale che li rende ingualcibili, indeformabili, antipiega, easy care, lavabili anche in lavatrice, veloci nell’asciugatura e senza necessità di essere stirati. Per questa stagione è stata molto utilizzata la stampa digitale per realizzare fantasie e effetti tipo pelle che declinano l’abbigliamento sportivo in una versione più urbana e raffinata, sia per la donna che per l’uomo, settore su cui Eurojersey sta puntando molto.

Per quanto riguarda l’abbigliamento sportivo, molto bene i tessuti per il running e il cycling, ma anche per il golf, soprattutto in Cina e Giappone, pronti a tessuti top price per il settore sportivo. L’estero resta il mercato principale con l’80% del fatturato, suddiviso con un 71% di destinazione europea, 21% nord America e 7% Asia e Oceani. Per quanto riguarda invece le tipologie di prodotti, il 40% delle vendite è per l’abbigliamento, il 25% per lo sport, il 15% per il bagno e il 10% per l’intimo.

Gli obiettivi per il futuro sono un budget di 70 milioni di euro per il 2025, rafforzare la presenza in Cina e nell’abbigliamento per l’uomo; “ma anche l’installazione di un nuovo impianto di depurazione delle acque reflue nel nostro impianto produttivo mirato a ridurre l’impatto ambientale – conclude il direttore commerciale Matteo Cecchi – oltre che a un investimento continuo sul personale; non solo con la formazione mirata a migliorare le competenze, le conoscenze e le capacità dei dipendenti, ma anche col Progetto Talenti, che ha l’obiettivo di favorire il senso d’identità e di appartenenza”.

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