Visti in fiera – Shima Seiki e MIC, la "strana" coppia

Pitti Filati ha fatto da cornice ad un “quadro” insolito dipinto da due soggetti in apparenza piuttosto lontani ma in realtà pronti per una collaborazione innovativa: Shima Seiki Italia e Manifattura Italiana Cucirini.

Una partnership che ha avuto Vittorio Branchizio e la sua capsule collection come trait d’union: l’art director di Shima Seiki Italia ha portato alla Stazione Leopolda una serie di capi realizzati con materiali in parte innovativi ed inusuali e, tra le filature scelte, c’è anche Manifattura Italiana Cucirini, che produce filati cucirini per la moda , il calzaturiero e l’arredo.

Nella collezione di Branchizio figura un abito realizzato completamente con filato Exté di MIC, con la macchina FIRST 124 F21.

Il sales manager di MIC Tommaso Cumerlato ha “accompagnato” la presentazione della capsule arrivando a Firenze nei giorni di Pitti Filati: “Siamo da oltre 40 anni nel mondo del tessile – spiega – e stiamo in parte diversificando la produzione rispetto al nostro core business, così come Shima Seiki sta esplorando nuovi territori. Ci siamo incontrati grazie a Branchizio e insieme siamo andati oltre il filato tradizionale. Noi con Extè abbiamo fatto un passo in avanti anche nella cartella colori senza dimenticare il rispetto per l’ambiente e la sostenibilità”.

Un’attenzione che si ritrova anche nel welfare aziendale, con i benefit ai dipendenti sotto forma di istruzione, vacanze e salute e nella collaborazione con Process Factory di Francesca Rulli. Nel 2022 infine arriverà anche il primo bilancio di sostenibilità.

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