Non è un 'paese' per italiani. Parafrasando il titolo di un famoso film si può descrivere così l'edizione di febbraio 2014 di Zoom, il salone dei faconisti di varie aree del mondo raccolti nella Hall 2 del Parc des Expositions di Villepinte: nessuna azienda italiana ha infatti uno stand, confermando così lo scarso feeling tra questo salone e il made in Italy già manifestato in passato con presenze risicate nel numero e nell'entusiasmo.
Eppure per questa edizione il salone ha aumentato la sua visibilità, se non nella posizione all'interno della fiera parigina quantomeno nella disposizione degli stand e nella lucentezza assicurata dal colore bianco e da una illuminazione migliore, complice forse anche questo febbraio parigino insolitamente luminoso. La parte del leone la fanno ancora gli orientali, sia in senso assoluto che in riferimento all'Europa, con una forte presenza di aziende di prodotti finiti provenienti dalla Romania. Il resto è un insieme di offerte a volte anche esotiche e sicuramente lontane anni luce dal gusto e dalle tradizioni italiane e quindi anche i clienti di riferimento sono poco appetibili da chi fa made in Italy.
Più interessante invece per gli italiani è Indigo, dove designer, stampatori e creativi mettono in mostra il meglio del loro repertorio. Questo salone ha ormai una propria identità all'interno di PV Pluriel e vive di vita autonoma, godendo anche della posizione a margine dei produttori di tessuto che assicura loro qualche cliente magari occasionale ma certamente benvenuto.
19-2-2014