Dalida Mazzi

Progetto Acqua, affidati i lavori per la nuova rete

Il Consorzio Progetto Acqua di Prato ha affidato i lavori di progettazione della fognatura industriale facendo così un passo decisivo per il sistema fognario e per le tariffe a carico delle aziende

La fognatura industriale di Prato si farà e sarà così un soggetto privato, il Consorzio Progetto Acqua, a realizzarla: nel lungo percorso iniziato dieci anni fa è stato effettuato il passo decisivo dell’affidamento dei lavori di progettazione esecutiva. Nel 2006 infatti fu sottoscritto un primo accordo di programma fra imprese (rappresentate dall’Unione Industriale Pratese, oggi Confindustria Toscana Nord) ed enti pubblici per la realizzazione dell’infrastruttura da parte di Publiacqua. A quel primo accordo, rimasto lettera morta, a partire dal 2010 fecero seguito ulteriori atti in cui furono le imprese del Consorzio Progetto Acqua, collegato alla stessa associazione confindustriale, ad assumersi l’onere di realizzare la fognatura industriale.

Ad aggiudicarsi i lavori è stata la Sineco di Milano: il via alla fase operativa potrebbe tradursi in cantiere attivo già alla fine di questa estate. Il Comune di Prato infatti ha già effettuato i passi utili a facilitare il cammino dell’opera; se gli altri enti interessati (fra questi Enel, Toscana Energia e Snam) faranno altrettanto i tempi potranno essere molto stretti.

Mazzi300“La fognatura industriale – commenta la presidente del Consorzio Progetto Acqua Dalila Mazzi (nella foto) – è un’opera indispensabile per più motivi. Dal punto di vista generale, è necessario potenziare il sistema fognario cittadino, oggi inadeguato. Separare gli scarichi industriali da quelli civili è considerata la soluzione migliore dal punto di vista ambientale: gli stessi volumi di acque reflue saranno veicolati alla depurazione da due reti differenti, con sollievo della rete originaria che rimarrà al civile. Un intervento del genere dovrebbe essere tipicamente a cura degli enti pubblici ma, vista l’assenza di iniziative concrete da parte loro, sono state le aziende a muoversi. Progetto Acqua, con le risorse delle 210 aziende consorziate, metterà a disposizione la quasi totalità dei 20 milioni necessari a realizzare la fognatura industriale, assumendone la gestione. Per le imprese è un impegno gravoso, che ci sentiamo comunque costretti ad assumere visto che oggi paghiamo tariffe fra le più elevate in Italia e subiamo prescrizioni penalizzanti.”

La tariffa di 0,54 euro a metro cubo versata a Publiacqua e deliberata dall’Autorità Idrica Toscana, è infatti mediamente il doppio di quella praticata da molti gestori italiani.

“Rimangono alcuni anni in cui, con la fognatura industriale in costruzione, sarà ancora Publiacqua a gestire gli scarichi industriali in fognatura. Speriamo che almeno per questi ultimi anni ci sia da parte dell’Autorità Idrica Toscana una nuova sensibilità, sul piano tariffario e delle prescrizioni, verso imprese che si sono accollate un’opera che niente le obbligava a realizzare. Sarebbe un bel congedo e un gesto opportuno verso un sistema produttivo che, sebbene troppo tartassato, è in grado di dare segnali di responsabilità come questo. Fare supplenza alle manchevolezze degli enti pubblici è una necessità con cui talvolta dobbiamo fare i conti: necessità cui facciamo fronte con sacrifici per continuare a portare avanti l’attività delle nostre imprese” conclude Mazzi.

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