Uscito all’improvviso da una porta di servizio con vista su Bruxelles Carlo Calenda torna altrettanto all’improvviso passando dalla porta principale, quella del ministero dello Sviluppo Economico. Il mondo del tessile, ma non solo, ritrova così un prezioso alleato e stavolta non più nel ruolo di sottosegretario ma addirittura di ministro, nominato ieri sera da Matteo Renzi in diretta tv.
Principale sostenitore dell’internazionalizzazione del tessile italiano, deus ex machina della pioggia di milioni su tutto il sistema fieristico e organizzativo, attento selezionatore di partner e enti, uomo ovunque per il made in Italy e fautore della nascita del Comitato per la Moda e dell’accessorio Calenda ha fatto appena a tempo a calarsi nel suo ruolo di ambasciatore dell’Italia al parlamento Europeo che già è stato richiamato per sostituire l’ex ministro Guidi al dicastero dello Sviluppo Economico.
Una buona notizia per i tanti che avevano riposto in Calenda le speranze di rinascita del tessile-abbigliamenti e non solo: ovviamente il nuovo ministro avrà orizzonti più ampi da esplorare ma potrà sicuramente collaborare più da vicino con Ivan Gasparotto, il nuovo referente del Governo sulle questioni legate alla moda e a tutto il suo indotto.