Dopo un primo anticipo dei dati nella nostra intervista di due settimane fa ad Atlanta la presidente di Acimit Carabelli conferma, numeri alla mano, il buon andamento sul mercato interno del meccanotessile italiano nel primo trimestre del 2016.
L’indice degli ordini per le macchine tessili è infatti cresciuto grazie soprattutto alla spinta proveniente dal mercato italiano: in base all’indagine congiunturale condotta da Acimit, l’Associazione dei costruttori italiani di macchine tessili, nel periodo gennaio-marzo 2016 la raccolta ordini complessiva è aumentata del 3% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente. Il valore dell’indice nel primo trimestre 2016 si è attestato a 93,6 punti (base 2010=100).
La crescita ha riguardato però solamente l’Italia, dove l’indice ha fatto segnare un valore assoluto di 65 punti (+82% rispetto a gennaio-marzo 2015, periodo che aveva segnato il punto più basso della raccolta ordini degli ultimi anni). All’estero il valore assoluto dell’indice si è attestato a 100 punti, con una diminuzione del 3% sullo stesso trimestre 2015.
Raffaella Carabelli sottolinea l’incoraggiante segnale proveniente dal mercato interno: “E’ sicuramente un dato positivo quello indicato dall’indagine. E’ la conseguenza anche di quanto visto all’ultima ITMA di Milano. Molte aziende tessili italiane hanno ripreso ad investire, grazie soprattutto al supporto dato dal Governo con gli strumenti messi a disposizione per incentivare l’acquisto di macchinari: nuova Sabatini e super ammortamento. Per quanto riguarda l’estero l’attuale situazione economica mondiale non induce all’ottimismo. La ripresa del mercato cinese nel 2015 è tutta da verificare. Altri Paesi asiatici, quali il Bangladesh, che hanno investito molto l’anno scorso mostrano segnali di rallentamento. Per il 2016 è probabile attendersi una crescita a macchia di leopardo”.