Il distretto comasco all'esame delle fiere

A poche ore dall’inizio di Milano Unica Andrea Taborelli, presidente del Gruppo Filiera Tessile di Unindustria Como, traccia un quadro della situazione del distretto lariano.

“E’ un mercato complesso ed impegnativo – spiega – quello che gli operatori serici comaschi stanno affrontando in questi mesi. La forte turbolenza in diverse aree del mondo, anche a noi molto vicine, verso le quali si dirigono le forniture dei tessuti del nostro territorio ha raffreddato le attitudini di acquisto dei generi di vestiario da parte dei consumatori finali ed ha reso molto più incerta la dinamica della trasmissione degli ordini da parte dei nostri clienti, che fanno più fatica del solito ad interpretare le dinamiche della domanda. Si lavora a strappi, alternando periodi di stasi a periodi di forte tensione operativa”.

Nei primi sei mesi del 2016 la stima è di una lieve diminuzione del fatturato, inevitabile per un settore che fa della sua forza proprio la propensione ai mercati internazionali, verso i quali, per via diretta ed indiretta, sono destinati i tre quarti delle vendite complessive. C’è differenza evidente tra le diverse merceologie ed anche tra le singole aziende, in virtù della tipologia del prodotto, della fascia del mercato e della pressione concorrenziale che rimane sempre assai impegnativa sia all’interno, sia al di fuori del distretto.

La cravatteria ha evidenziato un andamento marcatamente riflessivo, per effetto di una riduzione de consumi globali di questo prodotto. L’accessorio tessile (foulards, scialli, stole, sciarpe, bandane) ha manifestato un’evoluzione in linea con i risultati del corrispondente periodo del 2015. Il tessuto per abbigliamento femminile, che rappresenta la merceologia più rilevante tra le diverse produzioni seriche comasche, dopo una partenza più lenta ha recuperato maggiore vivacità nel corso del periodo estivo, sino a riavvicinare i livelli dell’anno precedente.

Difficile fare previsioni: “Il dato positivo – conclude Taborelli – è che entriamo nel periodo delle fiere tessili con un buon carico di lavoro. Il settore è tonico e combattivo, sono tante le aziende che porteranno in fiera collezioni ricche di ricerca e di creatività. Ci auguriamo di trovare un clima economico finalmente più favorevole”.

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