Immagini, icone e nomi dello sport, delle favole e non solo che hanno fatto e fanno la goia di grandi e piccoli: la Panini arriva a Como per raccontare la dinastia delle figurine. Lunedì 26 alle 20,30, per il ciclo di incontri organizzati da Unindustria Como dedicati a temi diversi, aperti agli imprenditori e alle loro famiglie, Antonio Panini, figlio del Commendator Giuseppe Panini, fondatore, con i fratelli Benito, Umberto e Franco, della storica impresa modenese, descriverà l’azienda, quella con il marchio del lanciere – voluto proprio da Giuseppe, appassionato di cruciverba, il cui pseudonimo era “paladino” – che con le proprie figurine ha raccontato il volto dell’Italia e accompagnato l’infanzia di generazioni di bambini e ragazzi.
Il mito nasce nel 1961, prendendo spunto dalle bustine di francobolli che venivano confezionate per i collezionisti filatelici nell’edicola di famiglia in Corso Duomo a Modena. Alla fine del 1960 Giuseppe Panini, che insieme al fratello Benito aveva creato l’Agenzia Distribuzione Giornali Fratelli Panini, trova a Milano un lotto di vecchie figurine. Dopo averle acquistate e imbustate, le mette in vendita. Il successo è inaspettato: 3 milioni di bustine vendute. L’anno successivo i fratelli Panini decidono di stampare da soli le figurine, realizzando anche il primo album con, in copertina, il giocatore del Milan di allora Nils Liedholm: 15 milioni di bustine vendute.
Così, con la collezione di figurine dei calciatori del campionato 1961-62, nasce la storia delle figurine Panini. Poi sono animali, personaggi, storie, eventi e cartoni animati. Negli anni ’70 inizia l’espansione nei paesi europei, con raccolte di calcio locale e di cartoni animati, fino agli anni ’80 con la distribuzione negli Stati Uniti, Canada e Far East. Nel 1988 l’azienda viene ceduta al Gruppo Maxwell e la famiglia esce dalla gestione diretta. Dopo alcuni cambi di gestione, attualmente la Panini è di proprietà dell’ingegner Aldo Hugo Sallustro, la cui gestione ha portato l’azienda ad un livello di solidità e popolarità internazionale molto alto.
L’incontro è a partecipazione libera ma per motivi organizzativi è richiesta l’adesione tramite e-mail a unindustriacomo@unindustriacomo.it.