Un tessuto speciale per il catalogo di un artista speciale in un’occasione speciale. Manteco festeggia i 75 anni di attività legando il proprio nome a Waterbones, l’imponente opera formata da un insieme di migliaia di moduli d’acciaio realizzata da Loris Cecchini e presentata oggi al Gallery Art Hotel di Vicolo dell’Oro di Firenze, le cui pareti esterne ospitano l’opera.
“Una scultura-architettura realizzata attraverso un processo di progettazione digitale, fabbricazione industriale e concepita direttamente in relazione ad uno spazio esistente. Scienza, Arte e Poesia si incontrano dando vita ad un’opera che unisce tecniche di lavorazione industriale alla ricerca di un’esperienza, con la materia associata a temi scientifici e filosofici quali la creazione naturale e la proliferazione spontanea” spiega Loris Cecchini, milanese ma toscano di adozione.
L’opera di Cecchini è accompagnata da un catalogo edito da Gruppo Editoriale, la cui copertina, realizzata in due versioni con un tessuto Manteco, composto da lana cardata (prodotto peculiare dell’azienda) lamé e poliestere, riproduce le forme di Waterbones.
“Per Manteco – ha detto Franco Mantellassi presentando il lavoro fatto con Cecchini – è un motivo di orgoglio aver collaborato a questo progetto artistico che valorizza non solo questo hotel ma anche e soprattutto la città di Firenze. Ma è altrettanto motivo di orgoglio aver abbinato al progetto un nostro tessuto, realizzato in collaborazione con Loris Cecchini e ideato per rivestire la copertina del catalogo dell’artista. Un tessuto che racchiude tutte le nostre peculiarità: stile, design, materie prime e sostenibilità, ad iniziare dalla lana. Questo evento è un modo per festeggiare i 75 anni di Manteco, un traguardo che celebriamo quest’anno e che è un premio per un’azienda che nel corso degli anni ha sempre saputo migliorarsi. 75 anni sono tanti ma rappresentano un punto di partenza e non di arrivo: sostenibilità, tracciabilità e ricerca continua sono le sfide che affrontiamo già da tempo e che affronteremo anche nel prossimo futuro grazie a miei figli Marco e Matteo che sono alla guida dell’azienda”.
Il tratto distintivo pratese è completato dal Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, che celebra a sua volta 30 anni e che ha scelto Cecchini per la mostra al Museo.






