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CTN tra finanziamenti coperti e timori

A Lucca, Pistoia e Prato in aumento le coperture del Fondo Centrale di Garanzia

Le ultime due settimane hanno portato ad una consistente impennata dei finanziamenti concessi alle aziende di Lucca, Pistoia e Prato con garanzia del Fondo centrale, raggiungendo un totale di 525 milioni di euro.

Una somma che include sia i finanziamenti sotto i 25.000 euro, coperti interamente da garanzie pubbliche, sia quelli superiori. I finanziamenti concessi alle aziende sono calcolati su tanti fattori: effettiva operatività di strumenti teoricamente già attivi; subentro di cambiamenti normativi che rimescolano le carte; maggiore o minore efficienza degli istituti erogatori; andamento delle domande stesse presentate delle aziende, che a sua volta dipende non solo dalle necessità reali ma anche scelte legate alla lettura che le aziende danno della situazione contingente dell’erogazione di credito e di aspettative di cambiamento.

L’andamento così non può essere assunto come un indicatore automatico né di una tendenza economico-finanziaria né dell’efficienza nella valutazione ed evasione delle domande; è possibile che pratiche lunghe siano giunte a maturazione negli ultimi giorni dopo l’avvio di molte settimane fa. Ma confrontando i dati al 24 maggio con quelli all’8 giugno si nota come nelle due settimane si addensi una quota dei finanziamenti che, come media delle tre province, sfiora la metà dell’intero periodo. Il riferimento è alle imprese di tutti i settori e ai soli finanziamenti coperti dal Fondo Centrale di Garanzia, ai quali si aggiungono quelli con garanzia Sace.

“I dati si prestano a varie interpretazioni – dice il presidente di Confindustria Toscana Nord Giulio Grossi – ma è certo che qualcosa si è sbloccato nel meccanismo inizialmente inceppato di concessione del credito. L’auspicio è che non si manifestino nuovi rallentamenti a seguito delle modifiche intervenute in sede di conversione in legge del decreto Liquidità. Modifiche positive, dato l’aumento degli importi garantiti al 100% e della durata di tutti i finanziamenti, ma tali da generare nuovi eccessi di burocrazia”.

“La situazione di Prato è in linea con il quadro generale delle tre province – aggiunge il vicepresidente di CTN Francesco Marini – con oltre 90 milioni di finanziamenti coperti dal Fondo centrale al 24 maggio e altrettanti nelle successive due settimane; consistente l’incremento dell’importo medio del totale dei finanziamenti, passato da 46.000 a 56.000 euro, mentre per quelli superiori ai 25.000 euro si è passati da 280.000 a quasi 400.000 euro. Si può pensare a una fruizione particolarmente significativa da parte dell’industria. I cambiamenti normativi sui tetti dei finanziamenti coperti al 100% e sulla durata sono giusti ma non impositivi: alle banche è data facoltà di avvalersene o meno, introducendo delle discrezionalità pericolose sia in sé sia come potenziali nuove fonti di rallentamento, che si sommano all’onere a carico delle banche stesse di verificare il merito creditizio dei finanziamenti superiori ai 30.000 euro. E’ importante che le aziende siano preparate a gestire questi passaggi. Stiamo affiancando i soci perché lo facciano al meglio: un errore può voler dire ritardi anche molto pesanti. Ma occorre che anche il sistema bancario si adoperi per snellire e velocizzare i processi”.

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