Cresce ancora, sia pure con meno vigore, il recupero dei livelli di produzione industriale nei territori del quadrante nord del Piemonte.
Nel terzo trimestre la crescita si è un po’ indebolita, in particolare per la scarsità di alcune materie prime e semilavorati e per le conseguenti difficoltà di approvvigionamento per molti settori, insieme al
rincaro dei trasporti.
+4,1% la percentuale, con differenze tra territorio e territorio: molto bene Novara (+12,1%) col migliore risultato a livello piemontese e con un +16,9% in termini di fatturato. Bene anche Biella (+11,7%) con un fatturato a +16%. Verbano Cusio Ossola e di Vercelli ha chiuso rispettivamente a +6,2% e +5,2%, e con incrementi del fatturato pari a +10% e +9,4%.
L’indagine ha visto complessivamente coinvolte nel quadrante 724 imprese, per un totale di 26.745 addetti e un fatturato superiore ai 7 miliardi di euro.
Nello specifico dei territori Biella ha registrato un aumento globale della produzione industriale, con tutti i comparti in crescita. La tessitura presenta il dato più confortante (+17,7%), ma anche il finissaggio (+14,7%), le altre industrie tessili (+14,1%), la filatura (+11,4%) e la meccanica (+11,3%) registrano una crescita in doppia cifra. Gli ordini sono arrivati sia dal mercato interno (+10,2%) che estero (+15,2%).
Anche a Novara il settore moda è in ripresa ma è nel Verbano che c’è la migliore performance del tessile abbigliamento (+12%). Infine Vercelli, dove di contro il tessile abbigliamento ha perso lo slancio del trimestre precedente, attestandosi ad un +6%.