Il meccanotessile italiano si avvicina di Itma con una flessione piuttosto netta di ordini sia in tutto il 2022 che, soprattutto, nel quarto trimestre dello scorso anno.
Da ottobre a dicembre infatti l’indice degli ordini delle macchine tessili, elaborato dall’Ufficio Studi di Acimit, ha segnato un -35% rispetto allo stesso periodo del 2021, a causa di un calo sia sul mercato interno del 34% che esterno del 37%.
Il dato finale del 2022 in valore è un poco confortante -18%, frutto di una flessione interna del 28% ed estera del 17%.
“I dati – dice il presidente di Acimit Alessandro Zucchi – confermano quanto già osservato nei precedenti trimestri del 2022. Dopo il forte aumento osservato nel 2021 la diminuzione della raccolta ordini nell’anno passato risulta fisiologica. Il protrarsi della guerra tra Russia e Ucraina, con le relative conseguenze sul business quotidiano, e un quadro macroeconomico in cui a predominare è l’incertezza, hanno ulteriormente condizionato negativamente la raccolta di nuovi ordinativi”.
Tutto fa pensare ad un inizio di 2023 sulla stessa falsariga, considerati però che i prezzi dell’energia sono in calo e l’inflazione potrebbe essere meno grave del temuto. Quindi Zucchi invita all’ottimismo ed a puntare su Itma perchè “sono convinto che potrà rappresentare l’occasione per un ulteriore sviluppo del settore italiano delle macchine tessili. Le novità tecnologiche che i nostri costruttori porteranno in fiera soddisfano la necessità della filiera tessile di essere sempre più sostenibile, sia dal punto di vista ambientale che economico”.