Filo chiude il cerchio delle fiere dell’ottimismo

Arriva con la fine di Filo il suggello ad una tornata fieristica caratterizzata da un, sia pur moderato, ritorno all’ottimismo degli addetti ai lavori della filiera tessile.

La due giorni milanese ha visto un’affluenza costante e più che discreta negli spazi del MiCo: anche se lo spostamento rispetto alle precedenti edizioni è stato di poche centinaia di metri lo sforzo organizzativo è stato importante, con la ridisegnazione degli spazi.

Il filato immaginato dai bambini di una scuola elementare di Montemurlo per Fil-3

Le tendenze hanno infatti avuto la ribalta iniziale, appena dopo l’ingresso, mentre lo spazio capsule, vera grande novità per il salone, il primo a produrre una propria collezione di tessuti, ha fatto da collante tra gli stand e l’area dedicata ai Dialoghi di Confronto.

Per la Filo Capsule Collection, la collezione di campioni di tessuto realizzati usando materiali proposti dagli espositori, grazie anche alla collaborazione con Tessitura Zanello e Ricamificio Vittorio Vanoni, arriverà un approfondimento di Rossano Bisio, che è stato aiutato nella presentazione ai visitatori da Veronica, Valentina, Lorenzo e Francesco e un’altra ventina di allievi dei corsi Prodotto e Confezione dell’Its TAM di Biella. Bisio, che insegna al TAM, ha infatti formato e informato i ragazzi sulle peculiarità dei 60 fazzoletti esposti.

La collaborazione tra Filo e Ice ha fatto arrivare a Milano una delegazione di buyer composta da trentacinque professionisti e giornalisti da Francia, Regno Unito, Stati Uniti d’America, India, Danimarca, Germania, Portogallo, Spagna, Corea del Sud e Belgio, mentre grazie al Progetto Integrato di Filiera Tessile della Regione Piemonte, realizzato attraverso Ceipiemonte, sono stati presenti buyer provenienti da Danimarca, Finlandia, Irlanda e Regno Unito, oltre a una delegazione tunisina, guidata dall’ambasciatore.

“La 63′ edizione – dice Paolo Monfermoso, responsabile di Filo – si chiude con risultati postivi. Pur in un periodo non semplice per l’economia, su cui incidono anche problematiche geopolitiche, Filo ha confermato di essere un punto di riferimento. Viene apprezzato l’approccio concreto, basato sulla convinzione che solo il lavoro, la capacità di puntare ancora di più su qualità, sostenibilità e innovazione dei prodotti permette di affrontare i periodi di riflessione dei mercati. Dagli espositori arrivano segnali positivi, perché i professionisti del settore, i buyer hanno la certezza di trovare a Filo collezioni di altissima qualità e servizi mirati a rendere più facili le collaborazioni e l’incontro di domanda e offerta di filati e materiali”.

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Matteo Grazzini
Matteo Grazzini