Prime tesi presentate in presenza all’Accademia Aldo Galli di Como per il master internazionale in Textile: design innovation-sustainability.
Il master, coordinato da Fulvio Alvisi, ha coinvolto nove studenti provenienti da varie parti del mondo che si sono confrontati con docenti e aziende italiane ed estere, con progetti reali e tirocini curriculari in imprese del settore tessile.
Il master è nato dall’esigenza dei product manager innovativi e consapevoli nell’ambito dei processi di sostenibilità, che conoscano il linguaggio della creatività, oltre ai meccanismi del mercato, della filiera produttiva e con focus sempre più forte sulla sostenibilità.
E’ stato sviluppato un progetto di upcycling con Greenchic ed Epson, e grazie alla Camera di Commercio Como Lecco si sono posti i temi del cambiamento in un convegno nel novembre scorso: il progetto steso è stato supportato da Confindustria, Confartigianato, Associazione Italiana Disegnatori Tessili, dall’ ISIS Paolo Carcano e Fondazione Setificio, dal Museo della Seta.
A febbraio il bis, con novità come la creazione di un comitato scientifico e di indirizzo composto da Fulvio Alvisi, Barbara Cimmino (Head of Corporate Social Responsibility di Yamamay), Serena Brivio (giornalista di moda), Stefano Vitali (presidente dell’Ufficio Italiano Seta) e dai docenti Aldo Premoli, Elisabetta Morandi, Vincenzo Lattanzio e Alon Siman Tov.
“Questo master è stato per noi una grande sfida – dice la direttrice dell’Accademia Nicoletta Castellaneta – perché è iniziato in piena pandemia e con studenti internazionali, ma le nuove generazioni e la forte motivazione dei nostri studenti ci hanno dato ragione”.
“Le tesi – commenta Alvisi – hanno chiuso un percorso che si è dimostrato valido per preparare, e mettere in contatto con le aziende, giovani che immaginano l’ecodesign come strumento per affrontare il cambiamento che il tessile chiede per continuare nella ricerca della sostenibilità e avvicinarsi all’economia circolare”.