Il Museo della Seta di Como dal 15 marzo al 20 aprile celebra l’esorcismo festoso del Carnevale di Schignano con una mostra di abiti, tessuti, maschere e splendide fotografie direttamente dalle ceneri del Martedì Grasso dell’ultimo carnevale.
Protagonisti del complesso racconto che si tiene ogni anno a Schignano sono principalmente due attori, due schiere in cui il paese si divide: i Bei, ovvero gli emigranti tornati ricchi che decidono di ostentare la loro fortuna vestendosi con gioielli e tessuti di seta indossata sopra ampi panciotti che ne ingrandiscono e celebrano la figura, e i brut, che sarebbero piaciuti a Diogene, vestiti con i rimasugli più improbabili e gli avanzi delle telerie domestiche, che animano l’evento interagendo con scherzi e fantasiosi approcci coinvolgendo i forestieri.
La baruffa tra le due metà contrapposte è il tema della fortuna del Carnevale a Schignano, che ogni anno richiama migliaia di curiosi e fotografi da tutta Italia. Il punto di vista inedito che il Museo della Seta ha deciso di raccontare è la celebrazione della ricchezza attraverso i tessuti di seta, anche perchè da quest’anno, dopo il progressivo abbandono di questo prezioso indizio iconografico, la seta è tornata a rilucere sui panciotti delle comparse e dei protagonisti del carnevale grazie alla passione che il Museo della Seta ha voluto condividere con l’associazione la Maschera, che da anni promuove e racconta il patrimonio culturale di tutto la comunità schignanese.
Gli appuntamenti previsti sono per mercoledì alle 18 con l’inaugurazione della mostra ad ingresso gratuito e senza prenotazione. Domenica 18 marzo invece, dalle 17, l’Associazione “La Maschera” animerà l’esposizione con un evento a tema. Ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria via mail indirizzata a press@museosetacomo.com o telefonica al n. 031 303 180.