In occasione di Pitti Filati, la sezione moda di Confindustria Toscana Nord, insieme a Textile Exchange, Mohair South Africa e Icea, ha organizzato il convegno internazionale “Traceability for the sustainability of the wool: the example of mohair and recycled textiles”, che ha visto la presenza di una nutrita platea di operatori del settore.
La notizia più rilevante comunicata nel corso del convegno è che entro l’anno verranno definitivi i parametri di certificazione del mohair che interesserà l’intera filiera del processo produttivo e garantirà di conoscere il tracciato di un sistema di produzione in grado di rispettare parametri di sostenibilità e di sicurezza.
Lo ha annunciato Hanna Denes di Textile Exchange al termine del convegno.
“Il principio di una moda sostenibile si affronta solo attraverso l’impegno corale di tutti i soggetti coinvolti – ha dichiarato Andrea Cavicchi, presidente della Sezione Moda di Confindustria Toscana Nord, aprendo i lavori – affinché gli strumenti di certificazione siano messi a punto insieme a tutte le aziende della filiera produttiva. Ovvero, partendo dalla produzione della materia prima e dal benessere degli animali nelle fattorie, controllando tutte le fasi di produzione del tessuto e del filato fino alla realizzazione del capo. Solo così sarà possibile garantire al mercato e ai consumatori una piena sostenibilità del prodotto e del processo produttivo”.
Presenti al convegno anche Lindsay Humphreys Executive Director of Mohair South Africa che è entrata nel dettaglio del nuovo standard di certificazione delle fibre di Mohair RMS insieme a Doreen Chiang, di Filippa K, brand svedese fortemente impegnato in progetti di sostenibilità nella filiera di produzione del mohair. Infine, Paolo Foglia Textile Certification Manager di ICEA ha descritto le prospettive di qualificazione delle fibre riciclate e ha presentato i risultati del progetto di sensibilizzazione verso la certificazione delle fibre riciclate portato avanti in collaborazione con Confindustria Toscana Nord