Si cominciano ad avvertire gli effetti della Brexit nel settore tessile/abbigliamento. Belstaff, per esempio, accantona per il momento l’ipotesi della quotazione in Borsa che era stata annunciata.
“Il piano di quotazione in Borsa del marchio – ha dichiarato Gavin Haig, ceo di Belstaff – viene per il momento messo in secondo piano, a favore di altri progetti finanziati con i capitali della parent company Jab”. In particolare i primi obiettivi sono la crescita in Gran Bretagna e cinque nuove aperture sul mercato giapponese. Certo la motivazione per questo cambio di rotta non è solo la Brexit, ma la volatilità dei mercati generata (anche) dalla Brexit.
Intanto, a livello stilistico, già da qualche settimana Belstaff ha annunciato il passaggio della direzione creativa del menswear da Frederik Dyhr a Delphine Ninous: quest’ultima, già responsabile della donna, prende quindi le redini dello stile del brand nella sua totalità, nell’ottica di una maggiore coerenza ma, forse, anche della possibilità di portare le proposte maschili e femminili in pedana con una sfilata unica.